Harry Potter Reunion: (quasi) tutti tornano a Hogwarts

“Ma da quel momento, Hermione Granger divenne loro amica. E’ impossibile condividere certe avventure senza finire col fare amicizia, e mettere K.O. un mostro di montagna alto quattro metri è fra quelle.” Sostituite la parte dopo l’ultima virgola con “appassionarsi alla saga di Harry Potter è fra quelle” e otterrete l’origine dell’80% della mia vita sociale. Tuttavia non sono certo che le stesse amicizie nate a suon di biglietti al cinema e incantesimi finti di cui mi sto vantando dureranno ancora a lungo: trovarsi a 27 anni suonati a litigarsi le doppie per terminare l’album di figurine Panini uscito per il ventennale le sta mettendo a dura prova.
Ma andiamo con ordine, non tutti possiedono una Giratempo. (Ho i brividi per quanto sarà è già nerd questo articolo.)
Il 2021, oltre ad essere il secondo anno di una deliziosa pandemia, è anche il ventesimo degli anni che molti di noi, quelli con i poteri magici, hanno potuto vivere nella felicità più assoluta, nella speranza di trovare una letterina da Hogwarts prima di settembre e nel caos di una stanza ribaltata da colluttazioni con elfi domestici: insomma, 20 anni fa i cinema programmavano il primo film della saga di Harry Potter. Il primo libro era già nato da 3 anni, ma solo i Corvonero l’avevano già letto.
In occasione del ventennale del primo film, cast e produzione si sono ritrovati regalandoci il modo migliore per iniziare il nuovo anno: dall’1 gennaio 2022 è possibile trovare su Sky e su Now Tv un’ora e mezza di magia.

 

Cosa aspettarsi

Innanzitutto voglio specificare che questo articolo può essere letto da tutti. Da quelli che hanno già visto la Reunion, da coloro che stanno aspettando e non sanno nemmeno loro perché e dai profani che non conoscono Harry Potter: non ci sono spoiler ma solo tutte le intenzioni di trasmettere almeno un diciottesimo del mio entusiasmo.

 

  • Tanti dietro le quinte. Attori, produttori e registi vengono parcheggiati sui posti a sedere più ambiti degli anni 2000, le poltrone della sala comune di Grifondoro, per tornare indietro nel tempo e parlare dei migliori anni della mia vita di ciò che hanno avuto la fortuna di vivere in prima persona per dieci anni. E io no, bastardi. È così che veniamo a sapere che Dobby ha un volto umano, che Helena Bonham Carter conserva gelosamente i denti di Bellatrix, che gioco facevano i bambini tra una ripresa della Pietra Filosofale e l’altra, e così via in un susseguirsi di dettagli senza i quali non ho idea di come facessi a vivere ieri.

 

  • Nessuno viene dimenticato. Nonché uno dei tanti insegnamenti della saga: ciascuno di noi è importante, l’unione fa la forza, l’amore verso il prossimo prima di ogni altra cosa, queste robe qui. Ed è così nella Reunion, che rende giustizia anche a chi non ha potuto presenziare per motivi a noi ignoti, come Maggie Smith (Minerva McGranitt) e Julie Walters (Molly Weasley), e che dedica un intero segmento a chi ci ha lasciato: Alan Rickman (Severus Piton), Richard Harris (Albus Silente nei primi due film), Helen McCrory (Narcissa Malfoy), John Hurt (Ollivander) e Richard Griffiths (Vernon Dursley). D’ora in poi i miei dotti lacrimali verranno chiamati i dotti del Niagara.

 

  • Le ship. Alcuni momenti della Reunion sono stati dedicati alle coppie (di fatto e non) più iconiche della saga. Tralasciando il fatto che durante il loro abbraccio ho pianto anche i tortelli di mia nonna di due settimane fa, sono qui per decretare che Ron e Hermione sono La Ship per eccellenza. Riguardo Harry e Ginny mi sento di dire che chiunque abbia letto i libri non può apprezzare ciò che hanno deciso di rappresentare nei film, però non c’è spazio per critiche in questo articolo, quindi evviva Harry e Ginny yeee. Ho riso molto durante la parte dedicata a Tom Felton e Emma Watson, i cui momenti non faranno dormire per mesi quelle persone che non dormono già da anni per scrivere fan fiction sui Dramione. Ragazzi, rivelatemi i vostri segreti di bellezza.

 

  • Un po’ di magia. All’occhio dei più attenti non sfuggirà come in un angolo della Tana la maglia si fa da sola e le ballerine all’inizio brillano come le ragazze di Beauxbatons. In più, il ritorno nei luoghi che abbiamo amato era inevitabile: rivediamo le Case Comuni, le aule di Hogwarts, la Gringott, piango.

 

  • Voldemort con il naso.

 

Reparto spoiler

Ok, ho mentito. Giuro solennemente di non avere buone intenzioni. Qua farò commenti un po’ più specifici solo per chi ha già visto la Reunion: non posso più contenermi, sto esondando.

 

  • Emma voleva andarsene!!! Ripeto, Emma voleva andarsene!!! Provo a dirlo con un tono più calmo: EMMA VOLEVA ANDARSENE. Non so se realmente non ero mai venuto a conoscenza di questa cosa o se il mio cervello ha sapientemente deciso di rimuoverla, ma quando si è parlato del suo momento di difficoltà a inizio quinto film ho avuto un tracollo emotivo.

 

  • Uno dei miei momenti preferiti della Reunion è quando i fantastici tre sottolineano quanto Rupert sia identico a Ron, Emma sia identica a Hermione e Daniel sia identico a Harry. Trovo geniale che, quando Alfonso Cuarón, regista del terzo film, ha dato come compito ai ragazzi di scrivere un saggio nei panni del proprio personaggio, Rupert non ha consegnato nulla: è esattamente ciò che avrebbe fatto Ron.

 

  • Qualcuno di voi ha riconosciuto Sirius, i gemelli e Arthur così pettinati? Io no, ma li amo tutti.
  • JK Rowling. Sapevamo entrambi che sarebbe arrivato il momento in cui avrei parlato di te. Sono sincero, io sono contento che JK Rowling non sia stata totalmente ignorata, sebbene i suoi interventi fossero registrati dal 2019 e non interviste nuove come per gli altri. È fondamentale per me, nell’ottica di mantenere intatti tutti i fantastici ricordi del mondo perfetto che ha creato, separare l’artista dalla persona: non sono qui per approfondire sulle affermazioni per me tremende fatte dalla Rowling negli ultimi anni, penso solo che sia giusto averle dato credito nella Reunion. In fondo se Harry Potter esiste è solo per merito suo.

 

La Reunion di Harry Potter è stata una ventata di aria fresca che serviva a chi non ha mai dimenticato e mai dimenticherà mezzo secondo di un’infanzia vissuta insieme ai suoi protagonisti. Nessuno di noi metterà da parte ciò che ha imparato, il valore dell’amicizia di cui la saga parla dal primo all’ultimo minuto e la forza per affrontare tutte le difficoltà del mondo, magico o reale che sia. Amici Potterhead, noi ci saremo e ci riconosceremo per sempre. Vi mando un abbraccio. Tra Ron e Hermione, che magari vi piace di più.

 

Grazie di tutto, Harry Potter.
-D

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