La situazione è questa: l’Italia è in quarantena. Prima che ci fermassimo non avevo idea che Netflix ci aveva donato Desenfrenadas, l’ennesima serie tv di cui non sentivo assolutamente il bisogno però in realtà sì e che era passata inosservata.
Si tratta di prodotto messicano, sono giorni che mi rivolgo ai miei familiari utilizzando un accento ai limiti della legalità forte del fatto che in questo preciso momento storico non possono cacciarmi di casa e ho imparato una quantità di parolacce latino-americane che per usarle tutte mi servirebbero almeno due vite.
Sebbene farlo mi riempia di gioia però, non siamo qui per parlare di me.
La trama di Desenfrenadas
Rocío ha le spalle a pezzi a causa di pesantissime aspettative familiari, Vera non si ricorda più che faccia ha a furia di portare una maschera e Carlota è sé stessa, ma questo implica essere un’insicura cronica.
Quando decidono di fare un viaggio a Oaxaca si imbattono in Marcela, una ragazza della loro età che conosce la strada meglio di quanto conosca casa sua.
Sono 10 puntate, per ora c’è una sola stagione, e ciascun episodio cura circa 50 minuti.
Si tratta di una serie drammatica? Assolutamente no, solo che mentre scrivo sto ascoltando Lana del Rey e comincio a pensare non sia una buona idea.
Cosa ci insegna
- I viaggi on the road sono sempre una buona idea e nessuno al mondo riuscirà a farmi cambiare opinione
- Il tema centrale di questo telefilm è l’amicizia tra donne e, a dire il vero, sarebbe potuto essere l’ennesimo prodotto con una morale più grande di sé e che si esaurisce nei primi 5 fotogrammi. In realtà la novità di Desenfrenadas è il punto di vista. Per ribaltare Tolstoj, che immagino fremere dalla voglia di essere citato su emmefromtheblock, “tutte le donne felici si somigliano; ogni donna infelice è invece disgraziata a modo suo“. La verità è che le disgraziate si somigliano moltissimo e che, grazie a quest’incredibile cosa chiamata streaming che ci permette di dare uno sguardo sul mondo intero, possiamo rendercene conto
- Avere un’amica a cui sta bene tutto, compresi i cappelli da cow-boy, è una benedizione. Soprattutto se quest’amica ci vuole bene per davvero
- Un personaggio può risultare simpatico anche se chi lo interpreta non è propriamente bravissimo
- Prendersi cura. Prendersi cura l’una dell’altra è il regalo più grande che possiamo farci
Vi lascio con il trailer della serie tv in questione e, come sempre, se vi va di parlarne sono a vostra disposizione.
Un bacio a testa (da debita distanza),
-M