Immaginate la mia faccia quando il mio telefono, il mio computer, le mie cuffiette e il mio caricatore hanno optato per l’ammutinamento di gruppo lasciandomi annaspare in un mondo di solide realtà privo di serie tv e di piattaforme sulle quali scrivere articoli per Marta. Ora sto scrivendo con espedienti che gli esseri umani non avevano mai immaginato prima ma lo faccio per una buona causa: parlare dei glutei di JLo.
Info generali su Le ragazze di Wall Street
Le ragazze di Wall Street era un capolavoro preannunciato fin dal momento in cui Lorene Scafaria, in un momento imprecisato del 2019, basandosi su un articolo del New York Magazine scritto da Jessica Pressler quattro anni fa, ha detto “facciamo un film chiamato Le ragazze di Wall Street“. Si sapeva. Ma si sapeva perché i nomi coinvolti sono così grandi da rendere i sopracitati glutei di JLo minuscole formiche. E ce ne vuole. Ma prima che questo articolo diventi misogino o rispecchi una logica patriarcale o ruoti solo intorno a battute sui glutei di JLo (per ruotarci intorno ti ci vuole minimo una settimana di permessi) ANDIAMO AVANTI.
Jennifer Lopez, come avrete brillantemente capito, è la protagonista del film insieme a Constance Wu, ma i volti già noti non sono finiti qua: Cardi B primeggia su tutti i poster promozionali nonostante faccia presenza per tipo i primi cinque minuti per poi ricordarsi di avere altre scarpe da lanciare a Nicki Minaj, Lizzo è riuscita a portarsi il flauto sul set nonostante le avessero intimato di non portarci elementi possibilmente erogeni, Keke Palmer ad un certo punto scappa in mutande probabilmente perché stufa di sentirsi chiamare Zayday Williams da tutte e Lili Reinhart piange per metà pellicola probabilmente perché JLo le ha sussurrato che Riverdale è indecente dal 2004.
La trama
Tutte loro sono ragazze di Wall Street. Non so bene se in America essere ragazze di Wall Street può essere considerato sinonimo dell’essere ragazze di Porta Venezia in Italia, ma so che tutte le ragazze di Wall Street sono bravissime in tante cose, ma principalmente in due: fare la pole dance e manipolare le menti degli uomini. Il film descrive in maniera particolarmente minuziosa il modo in cui le donne, senza aiuti esterni al loro genere, possono gestire il sesso maschile prendendolo letteralmente per la gola. Uomini d’affari e grandi magnati entrano nei night club convinti di avere il mondo ai loro piedi e soprattutto che le spogliarelliste siano lì per un balletto anziché per drogarli e derubarli.
Non dico altro perché vi rovinerei il film.
Perché vederlo
- La prima scena di JLo. Il fatto che Jennifer abbia compiuto 50 anni a luglio e che la gravità l’abbia incontrata per strada ma abbia fatto il giro largo per non scalfirla e lasciare il suo corpo fermo all’età di 25 anni mi distrugge: non ho mai visto una pole dance di questo genere e vi giuro che scelgo i miei film accuratamente, c’è almeno una pole dance praticamente sempre.
- E’ un film ben costruito, non è la commedia trash che molti si aspettano, è ispirato ad una storia vera e i toni che si danno sono seri a tratti drammatici.
- Il girl power è così tanto che ad un certo punto stavo per alzarmi e gridare E’ LA MIA VAGINA.
- Guardare il film ti insegna che tipo di stripper saresti se fossi una stripper, tipo io sono sicuramente la stripper Cardi B, che litiga anche con gli uomini della sicurezza per avere due centesimi in più e con le signore delle pulizie perché il palo non è pronto e perché se è pronto non è quello centrale.
Perché non vederlo
- Il finale arriva all’improvviso e la sensazione quando appaiono i titoli di coda è che un paio di scene in più forse ci stavano. Ripeto, essendo ispirato ad una storia vera c’era poco da romanzare.
- Betty Cooper vomita per una buona ora e venti, se siete sensibili alla cosa giratevi velocemente.
- Se siete genitori e dovete per forza portare i vostri pargoli al cinema con voi mi sa che ci sono troppi reggiseni dimenticati e troppo pochi pixel coprenti.
Vi lascio con il trailer, fatemi sapere!
-D