Euphoria

Perché vedere: Euphoria di HBO

Penso sia noto a tutti che la serialità sta radicalmente cambiando. Serie come Lost, Desperate Housewives o Gossip Girl, dal decorso lento e incentrato sui personaggi stanno lasciando il posto ad una stagionalità ridotta di massimo due o tre tornate, preferendo i temi trattati all’identificazione del pubblico nei protagonisti. Per dire, quest’estate ho guardato entrambe le stagioni di Dark e l’unica cosa che ho capito è che non voglio bene a nessuno, When they see us e Chernobyl sono indubbiamente capolavori ma nati come prodotti di massimo cinque episodi, Big little lies basa la sua esistenza, perlomeno nella seconda stagione, su un cast stellare che nonostante tutto non riuscirà a portare lo show lontano negli anni. Quel che sto cercando di dire è che tra i nuovi show che ho trovato quest’estate Euphoria rappresenta l’eccezione: i temi e i personaggi vanno di pari passo e le possibilità di concentrarsi su tutti alla vecchia maniera c’è e viene sfruttata.

 

Info generali

Euphoria è un prodotto HBO nato nel 2019 grazie a Sam Levinson, che per me è ufficialmente entrato nel Regno dei Cieli. La prima stagione è composta da otto episodi e prima che venisse trasmesso il sesto è arrivata la (stupenda) notizia del rinnovo ad una seconda.
I protagonisti sono barely maggiorenni e i contenuti, lo dico subito, sono molto sensibili: mi sento di spoilerarvi che ad una certa un personaggio principale tiene una lezione privata ai telespettatori su come fare la fotocazz* perfetta. Poetic cinema. A parte questo droga, sessualità, problemi alimentari, autolesionismo, violenza, pornografia minorile, bullismo, identità di genere, molestie sono solo alcuni temi trattati in modo esemplare da Euphoria. Se al pesante fardello che trasporta e che vuole raccontare aggiungiamo un cast sì giovane, perché per alcuni come Hunter Schafer è la prima esperienza davanti alla telecamera, ma estremamente talentoso, siamo a cavallo.

 

 

protagonisti

Euphoria racconta le vicende di un gruppo di liceali alle prese con la propria vita.

  • Rue, magistralmente interpretata da Zendaya, una tossicodipendente in lotta con sé stessa e con tutto ciò che di regolare possa esserci nella vita di una diciassettenne.
  • Jules, stupenda ragazza transessuale 100% padrona del suo corpo e della sua vita: per la prima volta un personaggio del genere viene raccontato dalla parte dei vincitori, con problemi non totalmente incentrati sula non accettazione della sua identità di genere da parte del mondo esterno.
  • Kat, sovrappeso e vergine, almeno nel primo episodio.
  • Nate, il quarter back, il fiko della scuola, quello che apparentemente è perfetto e che proprio per questo è invidiato tutti. Tutti quelli che non sanno la verità.
  • Maddie, glabra, iconica e cheerleader. Chissà qual è il mio personaggio preferito.
  • Cassie, la ragazza delle foto porno mandate solo perché chieste con troppa insistenza: quanto insegna Euphoria!
  • McKay, Fezco, Lexie… i +1 dei personaggi principali ma non meno integrati nella storia.Informazione bonus: Eric Dane, il dottor Bollore di Grey’s Anatomy, è nella serie nelle vesti del padre di Nate ma vi dico solo di approcciarvi alla serie preparati psicologicamente per il suo personaggio.

 

Perché vedere Euphoria

Oltre a tutti quello che ho già scritto? Ok.
Ve la dico in modo diverso. Euphoria è fantastico. E’ fantastico perché parla a cuore aperto, un po’ quello che sto facendo io con voi adesso, di problematiche che, non tutte insieme si spera e non con cotanta intensità, tutti noi abbiamo potuto affrontare durante la nostra adolescenza e che in molti casi non vengono risolte prima dell’età adulta. La serie evidenzia come anche nel mondo dei grandi si possa trovare la mela marcia e come la mela marcia abbia iniziato a maturare lo spazio per il vermetto fin dalla pubertà.
Also, Euphoria parla di autostima. L’autostima e il rispetto verso noi stessi sono così importanti e così sottovalutati da non farci capire, se non ci fermiamo a pensare, che è da lì che parte una vita serena: credere in sé stessi dev’essere il mantra di ognuno di noi. Ci viene spiegato attraverso il rapporto con il proprio corpo di un personaggio, attraverso la forza con cui un altro cerca di disfarsi della tossicodipendenza (raccontata dall’autore tramite le sue esperienze di vita vissuta), attraverso il personaggio di Jules a nome di tutta la comunità LGBTQ+, attraverso una relazione tossica che fa fatica a rompersi perché le persone coinvolte non riescono a bastarsi… Non c’è niente di più bello che guardare una serie tv che ha da insegnarti e Euphoria ne ha a pacchi.

 

Vi lascio con il trailer della stagione, fatemi sapere cosa ne pensate e, se l’avete già vista, un po’ di pareri!

-D

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