8 di mattina. Roma. Fanno già 150 gradi all’ombra ma almeno le scuole sono finite. Una gioia, penserete voi, e invece no! Sono finite le scuole che significa che Roma e vuota e ciò significa che sono davanti all’università 45 minuti prima dell’inizio della lezione, mi sono svegliato alle 6 e ho fatto in 20 minuti il tragitto che avrei fatto normalmente in 2 ore.
La vera unica nota positiva però è che con l’arrivo dell’estate e la fine delle scuole è tempo di voti finali e anche qui, noi di Emmefromtheblock, siamo pronti con le nostre pagelle di valutazione. Oggi davanti alla commissione c’è Madame X, il nuovo progetto discografico di Veronica “Madonna” Ciccone.
Dopo quasi 4 anni di assenza dalla scena musicale, la regina del pop torna con un progetto con delle premesse abbastanza chiare: un album unificante con diversi sound ed influenze e con un messaggio sociale/politico ben preciso. Se ci soffermassimo all’ascolto dei primi cinque brani rilasciati, Medellin (feat. Maluma), I Rise, Crave (feat. Swae Lee), Future (feat. Quavo) e Dark Ballet, le premesse risulterebbero essere state rispettate in minima parte, ma con il progetto finale tra le mani il discorso cambia e anche di parecchio.
Valutazione generale

- Produzione musicale: parto con l’affermare che sì, questo album è uno dei più sperimentali che Madonna abbia mai partorito a livello musicale. Un secondo stai camminando per le strade di New York, il secondo dopo ti ritrovi a ballare in un club anni ’80, poi in una spiaggia in Jamaica, passando prima per i locali di fado a Lisbona e personalmente ci ho percepito anche un po’ di fragranza francese. I produttori tra cui Mirwais, Mike Dean, Diplo, Jeff Bhasker e Jason Evigan, sono sia gli storici che hanno contribuito alla realizzazione di capolavori come American Life, Music e Confessions on a Dance Floor sia i più recenti di Rebel Heart (Diplo ti amo!). Le atmosfere sono molto più dark rispetto a progetti passati ma questo è dovuto anche ai temi che vengono trattati.
- Produzione vocale: un elemento ricorrente è l’utilizzo di auto-tune, forse fin troppo ricorrente. Se con l’ultimo progetto discografico, si oscillava da produzioni vocali più “meccaniche” a produzioni più au naturel, in questo caso ci si è affidati un po’ troppo al computer anche per pezzi che non ne avrebbero avuto bisogno. In molti brani i versi sono talmente tanto mugugnati da risultare incomprensibili, la voce risulta essere robotica e differente da canzone a canzone. Forse questa decisione fa parte di un piano divino che noi umani non comprenderemo mai, forse è l’influenza di Mirwais che si fa sentire più del dovuto, o forse è una decisione presa per evidenziare il contrasto con i suoni classici/popolari che permeano quasi tutto il progetto.
- Lyrics: a tratti illuminante come nel caso di I Rise, a tratti deludente come per la giocosa Bitch I’m Loca (feat. Maluma), ma a questi due lati della stessa medaglia ci siamo più che abituati, specialmente con Madonna. Ho apprezzato moltissimo la decisione di cantare quasi la metà dell’album in portoghese e spagnolo, essendo comunque l’Europa una delle influenze musicali principali. Non sono convinto della metrica in alcuni brani come Batuka. Non sono convinto del messaggio politico che certi pezzi vogliono far trapelare, in casi come Killers Who Are Partying si sarebbe potuto fare molto di più.
Voti

Ottimo (listen to me…):
- Medellín (feat. Maluma)
- Dark Ballet
- Faz Gostoso (feat. Anitta)
- I Don’t Search, I Find
- I Rise
Sufficiente (…only if you feel like it!):
- God Control
- Batuka
- Killers Who Are Partying
- Crave (feat. Swae Lee)
- Looking for Mercy
- Bitch I’m Loca (feat. Maluma)
Insufficiente (skip, skip, skip):
- Future (feat. Quavo)
- Crazy
- Come Alive
- Extreme Occident
Madame X non è un concept album da ascoltare dall’inizio alla fine, è casinista e caotico, è un viaggio attorno al mondo che può farti aprire gli occhi. Un viaggio che ricorda l’unione, la speranza, il rispetto e l’amore per tutto ciò che ci circonda. È sicuramente uno di quei progetti che hanno bisogno di più ascolti per convincere e che devono soddisfare un gusto personale che non è quello dei molti ma quello di chi riesce ad immedesimarsi e lasciarsi trasportare senza schemi, pregiudizi e aspettative.
-Nic.