The Last Summer è l’ennesimo film Netflix di cui non sentivamo il bisogno ma che in realtà sì. Dura due ore, che sono decisamente troppe, ed io per far sì che passassero più velocemente e per infastidire tutti quelli che mi circondavano, ho cantato il ritornello di “I know what you did last summer – Shawn Mendes ft. Camila Cabello” ogni volta che qualcuno all’interno del lungometraggio pronunciava la parola “estate”.
È stato un venerdì sera bellissimo.
La trama di The last summer
Cosa fare quando il liceo finisce e si ha un’estate intera prima che tutto cambi? È quello che cercano di spiegarci Maia Mitchell (The Fosters, Good Trouble), KJ Apa (Riverdale), Jacob Latimore (The Maze Runner, Collateral Beauty), Halston Sage (Paper Towns, Before I fall) e Tyler Posey (Teen Wolf, Scream).
Ognuno ha i propri dubbi, ansie e patemi che crediamo caratterizzino l’adolescenza ma che poi scopriamo essere presenza costante della nostra esistenza. Loro però, liceali, ancora non lo sanno.
Perché vederlo e perché no
Vorrei potervi confidare che non so perché continui a vedere questi film di cui praticamente non c’è nulla da dire dato che al minuto 4 si capisce come andrà a finire.
Vorrei potervelo confidare ma ho degli importanti guilty pleasure e le commedie romantiche bruttine sono uno di questi.
Guardatelo solo se volete sapere se Archie Andrews ha gli addominali anche fuori da Riverdale e se Callie Fosters resta un’artista anche al di fuori della sua foster family: sono le uniche due cose inedite che scoprirete in questi 120 minuti.
Vi lascio con il trailer e, se doveste avere dei film pseudo bruttini da consigliarmi, sappiate che sono a disposizione.
Un bacio a testa,
-M