Non è stato un anno particolarmente florido per l’industria musicale. Il malcontento si è sentito da subito e a fine anno, quando ci ritroviamo a tirare le somme, tutto quello che resta è un po’ di amaro in bocca e qualche gioia – poche, non preoccupatevi, non c’è pericolo!
Per un ossessionato di musica come me ammetto che è stata una sofferenza atroce, sia vedere determinate scelte promozionali, sia vedere quei pochi progetti decenti lanciati a caso.
Insomma nel 2018 è stato tutto un po’ lasciato al caso e non sempre i risultati sono stati positivi.
Cosa ci ha insegnato quindi questo anno? L’adattamento, in mancanza di altro, e devo dire che ci siamo riusciti perfettamente.
Sono fiero di noi.
Questi, quindi, sono i comeback musicali più attesi e alcuni degli artisti da tenere sott’occhio nel nuovo anno, sperando in qualcosa di migliore.
8. ZAYN
L’ultima delusione arriva come una mazzata tra capo e collo, a fine anno. Personalmente trovo la scelta di rilasciare un album con 27 tracce alquanto rischiosa, se poi ci mettiamo che la produzione musicale, quella vocale e le tematiche trattate sono quasi identiche il risultato è una predica martellante senza fine. Ovviamente qualcosa di salvabile c’è, come in tutti i progetti, figuriamoci poi se con una tracklist così estesa. Il salvabile a mio parere è Good Years, anche se sapremo che live non verrà mai promossa, almeno abbiamo la versione studio…
7. Troye Sivan
Troye Sivan è uno di quegli artisti che “o lo ami o lo odi” (ve ne avevo parlato già qui) ma una maturità evolutasi così in poco tempo non l’avevo mai vista. Ogni singolo rilasciato e ogni video musicale è studiato nei minimi dettagli e va verso una direzione ben precisa. Sì, anche qui ci troviamo di fronte ad un progetto monotematico ma intrigante nella maniera in cui viene raccontato. L’unico consiglio che vi do è di non fermarvi ai singoli estratti finora, buttatevi su Animal.
6. Florence + the Machine
Questa è una delle mie canzoni preferite di questo 2018 ma il ritorno di Florence nella sua complessità mi è sembrato un po’ sottotono rispetto ai precedenti. Nonostante Ceremonials resti il mio progetto preferito della cantante britannica, anche How Big How Blue How Beautiful ha avuto la sua porzione meritatissima di gloria.
Con High as Hope però mi è mancata quella connessione che di norma ho quando si parla di Florence. Apprezzo moltissimo l’aver voluto lasciare ogni singola canzone il più semplice possibile, poco prodotta e poco vocalmente perfezionata però credo che proprio queste scelte abbiano reso il tutto un po’ piatto.
Florence perdonami.
5. Ariana Grande
Il comeback che non è poi tanto un comeback perché Ariana Grande non ha mai veramente lasciato le scene musicali e se con l’album Sweetener non è riuscita nell’impresa di stregare ancora una volta i fan, con thank u, next decisamente sì. La canzone è, infatti, la prima della cantante ad aver raggiunto la vetta della classifica Billboard Hot 100 restandoci per svariate settimane e con un video musicale come quello che la accompagna, il successo non poteva che essere assicurato.
Dimentichiamo la brutta parentesi di Sweetener, anche se qualche successo all’intero era presente (questo glielo dobbiamo), e buttiamoci a capofitto su thank u, next che fa da apripista al vero comeback previsto per l’inizio del 2019.
4. Camila Cabello
Comeback o non comeback, questo è il dilemma. Nel dubbio, facciamo di sì.
Dopo la dipartita dalle Fifth Harmony che è costata la rottura dell’intero gruppo, la Cabello ha deciso di tornare in punta di piedi con un album prodotto da nomi che mai avremmo pensato di leggere in un album di debutto.
Perché non è un comeback?
Perché effettivamente la Cabello si era fatta avanti come solo artist nel 2017 quando Crying in the Club, I Have Questions e OMG (feat. Quavo) sono state rilasciate.
Perché è un comeback?
Perché il rito di passaggio ufficiale, si sa, è quello del primo album e CAMILA è stato rilasciato nel 2018 con sound e produttori diversi da quelli del materiale rilasciato precedentemente, qualcosa di profondamente diverso dalla musica alla quale ci aveva abituato con le 5H. Riuscito? Sì, ma a tratti comunque ancora acerbo, però promosso a pieni voti.
3. Lana Del Rey
Non mi dilungherò molto perché tutto quello che tocca Lizzy per me è oro. Andiamo per ordine:
- amo alla follia l’accoppiata Lana/Jack Antonoff (produttore dell’ultimo album di Taylor Swift, Lorde, frontman dei Bleachers ed ex fidanzato di Lena Dunham);
- mi inchino davanti alla scelta rischiosissima di rilasciare un singolo promozionale della durata di quasi 10 minuti;
- se l’album si intitolerà veramente Norman Fucking Rockwell: Lana vuoi diventare mia madre?!
2. Miley Cyrus
Il fulmine a ciel sereno quasi a fine anno. Miley Cyrus è arrivata a noi come la madonna salvatrice del mondo universo, se affiancata da quel genio musicale di Mark Ronson poi, sia lodato Gesù bambino.
Nothing Breaks Like a Heart è quella che Mark definisce una slow banger, una canzone triste sulla quale puoi dimenarti come se non ci fosse un domani – musicalmente è molto vicina al genere country tanto amato dalla Cyrus ma con qualche twist che la fa amare da chiunque.
Per quanto riguarda il video musicale, invece, ci troviamo di fronte ad un mini-film che può essere interpretato in un’infinità di modi differenti ma che la Cyrus ha definito come “un insieme di notizie/atti avvenuti nel 2018 che le hanno spezzato il cuore.” La canzone sarà contenuta nell’album di rilancio del produttore inglese ma non disperate perché la Cyrus, tramite diverse interviste radiofoniche, ci informa che attualmente anche lei è in studio per la finalizzazione del suo album. Insomma un’altra data da segnare nel calendario del nuovo anno (dita incrociate).
1. Avril Lavigne
Il comeback che un po’ tutti stavamo aspettando, soprattutto perché il suo ultimo, quello del 2013 (sì, con l’album che conteneva Hello Kitty) non ci aveva convinti tantissimo.
Se Head Above Water da molti viene considerata un inno cattolico alla salvezza, tanto da aver debuttato alla quinta posizione della Hot Christian Songs Chart, con Tell Me It’s Over siamo di fronte ad un cambio radicale di genere e di produzione. Molto vicino alle melodie del secondo album di Ed Sheeran, questo secondo estratto spiazza soprattutto per la diversità e la compattezza musicale. Personalmente sono ancora un fan accanito del primo singolo rilasciato ma sono molto curioso di sentire che cosa riuscirà a tirare fuori dal nuovo album in uscita il 12 Febbraio 2019.
In tutto questo: Rihanna, se ci sei, tra un rossetto e un mascara, una mutanda e l’altra, PER FAVORE, batti un colpo, magari non a fine 2019.
Grazie.
Se volete recuperare la serie del 2018:
–i migliori baci
–i video più avanguardia
–i matrimoni più incredibili
A domani con le coppie scoppiate del 2018!
Nic.