Chi farebbe un brindisi al proprio matrimonio? Chi salirebbe su un palco con l’abito da sposa, brilla, per far ridere gli ospiti e far scappare il rabbino? Comincia così The Marvelous Mrs. Maisel, gioiellino di Amazon Prime Video che, dopo aver vinto una vagonata di Emmy e Golden Globes, è tornato il 7 dicembre con la seconda stagione. Se non l’avete visto, vi spiego qui perché recuperare assolutamente (poi mi ringrazierete, visto che siamo sotto Natale sentitevi liberi di farmi arrivare la vostra gratitudine sotto forma di regalo). Se l’avete già vista, meglio ancora.
Allora: New York fine anni ’50. Midge Maisel (una magnifica Rachel Brosnahan) ha tutto quello che una donna della sua posizione potrebbe desiderare: un marito con ambizioni da comico, due figli, una bella casa e una mente brillante. Ma siamo negli anni ’50, l’ultimo dettaglio tende ad essere sacrificato in favore dell’arrosto che prepara (non per la cena, ma per corrompere il gestore del locale dove lui vuole esibirsi) e si sa, i mariti dell’upperclass tendono ad avere questa cosa per le segretarie giovani e sceme.
Quando il suo mondo va in pezzi e Midge si ritrova sola, senza marito, senza casa, senza prospettive, decide che ormai può anche mandare all’aria tutto il resto. Si ubriaca, va al locale di stand up comedy (stavolta senza arrosto) e comincia a parlare del disastro della sua vita, del tradimento e della sua famiglia ebrea che sembra uscita da un film di Woody Allen ma fa ancora più ridere. Perché Midge è incredibilmente divertente, e trasgressiva. Così tanto che finisce in galera per turpiloquio. Così tanto che – se non fosse una rispettabile signora degli anni Cinquanta – potrebbe fare la comica.
The Marvelous Mrs Maisel parla di come rimettere insieme i cocci e trovare la propria voce, anche senza nessuno a guardarti le spalle. Parla di amori e altri disastri, parla di buone maniere e di comicità politicamente scorretta, di abiti Dior e di marce di protesta: tutto visto dagli occhi di Midge, che riesce ad essere tutto questo contemporaneamente (e con la piega perfetta). E insegna che riderci su è sempre la scelta migliore: anzi, a volte può veramente salvarti la vita. Parla, insomma, di emancipazione femminile in maniera super ironica, leggera e scoppiettante: non per niente è stata creata da Amy Sherman Palladino (figlia di un comico!) tornata in gran spolvero dopo Gilmore Girls.
Perché vedere The Marvelous Mrs. Maisel
- Perché è una storia di rinascita, di come si possa toccare il fondo, trovarlo comodo e metterci su uno show
- Perché il girl power di Midge Maisel che umilia l’ex sul palco è tutto quello di cui avete bisogno
- Perché è un’iniezione di buon umore: i dialoghi sono perle, riderete tantissimo
- Perché i costumi e i dettagli sono meravigliosamente perfetti, Dio benedica gli anni ’50
Perché non vederlo
- Potrebbe venirvi voglia di parlare della vostra vita amorosa in pubblico dopo esservi scolate una bottiglia di gin: altamente sconsigliato
- Va necessariamente visto in inglese: nel doppiaggio di perde la verve comica di Midge, ed è un peccato. Sottotitoli concessi
- Midge è perfetta, le battute sono perfette, la serie è un piccolo capolavoro: difficile, a questo punto, far meglio
Ennesima dimostrazione che, quando Amazon ci si mette, fa un lavoro pazzesco che non ha nulla da invidiare al concorrente Netflix. Io come sempre vi lascio il trailer e sappiate che, dal 7 dicembre, è disponibile su Amazon Prime Video: fatemi sapere se la serie vi è piaciuta e se anche voi mettete i bigodini quando nessuno vi vede come Midge.
Baci newyorkesi a tutti, applausi, sipario.
-B