YOU

Perché vedere: YOU con Penn Badgley (e Shay Mitchell)

Avete presente quella cosa chiamata imprinting che il 99% di noi ha conosciuto per la prima volta leggendo di un lupo mannaro innamorato di una neonata? No? E’ il 2018, dovreste smettere di far finta di non aver letto Twilight.
L’imprinting per una serie tv è esattamente ciò che mi serviva dopo la magra stagione televisiva che ho passato quest’estate e mi è successo precisamente a Settembre: già durante i primi minuti del pilot di YOU sapevo che avrei dovuto scrivere un “Perché vedere“, ma ho stoicamente aspettato di vedere la prima stagione interamente per avere un quadro completo. Ebbene, c’avevo visto lungo.

 

Informazioni generali

Ah giusto, questo articolo conterrà screen decontestualizzati che non posso omettere perché sono troppo pazzeschi per essere omessi.
Hashtaggato #YouonLifetime, YOU è un prodotto statunitense già rinnovato ad una seconda tornata di episodi (già all’inizio della prima stagione si sapeva che ci sarebbe stata la seconda) creato da ATTENZIONE ATTENZIONE quei pazzi dei creatori di Riverdale basandosi sull’omonimo romanzo di Caroline Kepnes. In Italia la stagione sarà distribuita da Netflix il 26 dicembre 2018: vi consiglio di segnarvelo sull’agenda.
Ciò che ha catturato fin dal principio la mia attenzione è sicuramente il cast: Joe Goldberg, proprietario di una libreria e voce narrante per il 98,23% del tempo, è interpretato da nient’altro che Penn Badgley, che risponde al nome di Gossip Girl Dan Humphrey da dieci anni; la ragazza di cui s’innamora, Guinevere Beck, ha il volto di Elizabeth Lail, conosciuta da chi di voi ha seguito serie come Dead of Summer, The Blacklist e Once upon a time; dulcis in fundo, non so nemmeno come annunciarlo per l’emozione, la migliore amica di Beck, che nel telefilm si chiama Peach, è l’ormai defunta Emilia Campi Emily Fields aka Shay Mitchell. E la cosa fantastica & incredibile & impensabile è che sembra quasi aver frequentato alcuni corsi di recitazione dalla dipartita di Pretty Little Liars.

 

Perché vedere YOU

  • Parlo subito a chi s’è scoraggiato intuendo che la serie parlasse di una storia d’amore perché non ama il genere: la storia d’amore raccontata da YOU non è una storia sana e il tutto è molto più adrenalinico del previsto. YOU ti insegna a non affidarti al primo sconosciuto che si mostra gentile perché potrebbe benissimo rivelarsi uno stalker professionista e ti mostra quanto una persona possa spingersi oltre il limite del consentito per quello che reputa essere amore.
  • Dan Humphrey non ha mai smesso di essere il signorino dietro i post di Gossip Girl: proprio come quando infamava i suoi amici di Manhattan (e sé stesso!!!) tramite post anonimi, anche ora non si fa gli affari suoi ma applica a livello ossessivo tutte le sue conoscenze informatiche per controllare Beck e tutti coloro che le stanno intorno. Se all’inizio vi verrà naturale pensare “va a spiarla su Facebook, sembro proprio io!” andando avanti con la storia vi sembrerà tutto sempre più inquietante. Inutile dire che gli autori siano a conoscenza dei precedenti (non penali ma quasi) di Penn Badgley e ci giochino molto. Un esempio? Lui che si mette al computer come nell’ultima puntata di GG parlando di stalkerare ragazze vi basta?

  • Non so se qualcuno di voi seguiva me e Marta quando scrivevamo le recensioni di Pretty Little Liars, ma dovete sapere che mia grande passione era chiamare Emily Fields Emilia Campi, un po’ perché volevo bene a Shay Mitchell perché priva della benché minima capacità recitativa e un po’ perché non mi piaceva l’inglese, prediligevo lo spagnolo. Ehmbé, come vi ho spoilerato prima, Shay è andata a scuola e oltre a postare su instagram beveroni proteici e foto da poser eccessivamente rossettata in piscina ha portato in scena attimi di pura magia tipo il seguente.

 

Perché non vederlo

E anche i Potterhead sono stati comprati. Torniamo seri.

  • I colpi di scena non mancano, è vero, ma a volte c’è la tendenza a incentrarli su alcuni personaggi dimenticandosene altri particolarmente promettenti. Quello che sto dicendo è che i protagonisti sono Beck e Joe, mentre Peach e tutti gli altri personaggi che non ho nominato ma che naturalmente ci sono vengono in secondo piano.
  • Alcune puntate sono un capolavoro e ti lasciano incollato allo schermo per tutti i quarantacinque minuti, altre sono decisamente più lente. Il ritmo è molto variabile.
  • Dopo averlo visto probabilmente non riuscirete a uscire mai più con nessun ragazzo sulla faccia della terra.

 

Ho cercato di parlarvi di questa perla con meno spoiler possibili, vi saluto lasciando qui il promo della stagione. Fatemi sapere 😉

-D

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