Esiste una cosa, in psicologia, chiamata “profezia che si auto-avvera”. Spiegata semplice (quindi male, ma per farvi capire) significa che quando siamo convinti che una cosa andrà bene, aumentano esponenzialmente le possibilità di successo. E viceversa. Cioè, se andiamo all’esame convinti di passarlo, andrà meglio. E’ la storia più vecchia del mondo: l’importante è crederci.
Ecco, questa è l’idea dietro Come ti divento bella, la storia di Renée, una Amy Schumer con l’autostima sotto i tacchi con il sogno della moda. Renée non si piace, anzi, detesta quel fisico morbido come un bigné alla crema. Perde ore davanti allo specchio a seguire tutorial impossibili su come acconciare i capelli, lavora in uno sgabuzzino minuscolo e si iscrive in palestra senza troppa convinzione (sei tutte noi). Finché, un giorno, il miracolo: dopo aver battuto la testa si vede bellissima. E così, carica di autostima, esce dal guscio e trova il coraggio di fare tutte le cose che non avrebbe mai fatto prima: proporsi per il lavoro dei suoi sogni, invitare i ragazzi a uscire e partecipare a una gara di bikini. Sì, sempre con il fisico da bigné alla crema. Peccato che nessuno ci faccia più caso perché tutti vedono una ragazza spigliata, divertente e sicura di sé. Cioè, irresistibile. Cosa è cambiato? Niente. Solo il modo in cui si vede, e quindi il modo in cui il mondo la vede.
In tutto questo compaiono, nell’ordine:
- Michelle Williams (bravissima!) nel ruolo della manager con il viso da bambola che fluttua sui tacchi a spillo, ma che nessuno prende mai sul serio.
- Emily Ratajkowski che rimorchia al supermercato vicino alla corsia dei detersivi e nemmeno quando viene mollata mi risulta più simpatica. Raga, è un film, EmRata non viene scaricata da nessuno.
- Lauren Hutton che fa una comparsata e a 70 anni suonati è ancora la più figa di tutti.
- Un fidanzato super sensibile che fa zumba e smonta gli stereotipi del machismo uno per uno. E no, non per questo è gay.
- C’è anche Naomi Campbell ma ha una sola battuta e me la stavo quasi per dimenticare.
Non vincerà l’Oscar e alcune trovate solo più che prevedibili (da Freaky Friday in poi ci sono più commozioni cerebrali al cinema che al pronto soccorso) e alcune gag un po’ facilone, ma è un bella iniezione di autostima, è divertente, è molto rosa confetto e sì, fa genuinamente ridere. Come Ti Divento Bella è il genere di film che andate a vedere con la vostra migliore amica quando vi sentite giù, con un secchiello gigante di pop corn al burro. No, non guardate me, io solo snack macrobiotici, giuro.
Vi lascio il trailer e ve lo consiglio in modo particolare se:
- Ogni tanto litigate con lo specchio.
- Avete bisogno di una spintarella per iscrivervi a spinning.
- Avete un colloquio di lavoro con Naomi Campbell e avete bisogno di consigli.
Baci e mi raccomando, fate pace con lo specchio e non buttatevi giù da una bici in corsa. Se poi avete capito il senso di viaggiare con i leggins da yoga e i tacchi a spillo, lasciando tutte le valigie in albergo, per favore, scrivetelo nei commenti o su Twitter (@beamanca).
-B