Ci sono dei libri che devi aver letto per forza, la scuola ti dice di leggerli, i tuoi genitori ti dicono di leggerli e perfino i libri ti chiedono di essere letti: cosa succede con i film?
Prima ho pensato di fare un viaggio in solitaria tra i film di formazione che hanno segnato la mia adolescenza però mi sono resa conto che più punti di vista sono sempre meglio di un punto di vista solo, soprattutto se al punto di vista in questione mancano 3 decimi e mezzo e si schianta sempre quando fa le curve in bicicletta.
Ho chiesto quindi ai cuori che trovate su Emmefromtheblock, Davide, Bea, Yuri, Eleonora e Fran in modo che anche loro potessero condividere quali sono i film che hanno plasmato il loro essere e che li hanno elevati rendendoli le persone splendide quali sono.
Ho deciso di stilare una linea del tempo delle pellicole da vedere e SPOILER tutto questo ci cambierà la vita.
1. Heathers (1989) – Emme
Io non so come fosse la mia esistenza prima di vederlo. A tratti è delirante e nei tratti in cui non è delirante è assolutamente incredibile: è da qui che prendono le mosse il 98,7% dei film con cui siamo cresciuti.
La percentuale l’ho decretata io dall’alto delle mie competenze, tenete però conto che in matematica avevo 6.
Tre cose importanti:
–Mean Girls si è ispirato a Heathers
–Scream Queens si è ispirato a Heathers
-le The Veronicas prendono il nome da questo film
2. Spice World (1997) – Ele
Era l’anno in cui le Spice Girls si preparavano al loro primo concerto al Royal Albert Hall di Londra, ignare del fatto che da lì a pochi mesi Geri Halliwell avrebbe provocato il primo grande trauma della mia infanzia, annunciando l’addio alla band e provocando uno dei crolli in borsa più disastrosi della storia della casa discografica EMI .
Le ragazze sono loro stesse e girano l’Europa per promuovere il nuovo album, la loro amica Nicky è incinta, e decide di entrare in travaglio poco prima dell’evento.
Nello Spice bus, si respirano livelli di amicizia e girl power a livelli inenarrabili e la colonna sonora del film è l’intero album Spiceworld.
3. Cruel intentions (1999) – Ele
Nobilissimo riadattamento in chiave moderna dell’opera letteraria “Le relazioni pericolose” di Choderlos de Laclos.
Ho provato per un’ora a scrivere la trama di questo film pazzesco, ma non gli rendevo giustizia in alcun modo.
Sappiate solo che ci sono Ryan Philippe all’apice del suo splendore, una Sarah Michelle Gellar archetipo della zozza cocainomane, dei giovanissimi Reese Witherspoon e Joshua Jackson ed una colonna sonora atomica.
Il film è stato scritto in 12 giorni e girato in 6 settimane, se considero che sono nata in 9 mesi, mi rendo conto di quanto tutto questo sia incredibile.
4. Le ragazze del Coyote Ugly (2000) – Emme
Non esistono abbastanza parole al mondo capaci di rendere merito a questa pietra miliare della cinematografia mondiale.
Adoro questo film perché mi ha insegnato che, se la vita ti mette alla prova, ci sono solo due cose da fare:
-coltivare i propri sogni
-ballare sul bancone mentre le tue colleghe ti lanciano caraffe d’acqua e tu poi vedi tra la folla che si picchiano e poi prendi l’idrante ma nel frattempo stai coltivando il tuo sogno che è sfondare nel mondo della musica e quindi ti metti a cantare e smettono di picchiarsi: praticamente, Le ragazze del Coyote Ugly, è la storia di tutte noi.
5. Ragazze nel pallone (2000) – Yuri
Cosa ci ha insegnato questo film? Troppe cose.
Ora sappiamo che dentro ognuno di noi esiste una cheerleader a cui mancano solo dei pompon. Oppure che il cheerleading è uno sport serio, pro integrazione e fortemente comunicativo: GO TOROS. Ci ha fornito un esempio importante di parità sportiva, dimostrando che non tutti i licei d’America hanno delle squadre di football osannate. E in ultima, che l’igiene orale è importantissima e può darvi l’occasione per flirtare (in caso scappasse il limone, siete entrambi sicuri di avere l’alito fresco).
Ci sono, ahimè, anche cose che non ci ha insegnato. Le acrobazie su tutte. Tutti avremmo voluto impararle, ma solo il 4% di noi si è davvero presentato in una palestra di ginnastica artistica. I dati ISTAT non hanno ancora rilevato il numero di infortuni e incidenti. Non ci ha insegnato a vestirci (la moda fine anni ‘90 non si può chiamare moda se puoi indossare delle ciabatte con la zeppa). E soprattutto non ci ha insegnato a capire la vera essenza delle “spirit fingers”.
6. La rivincita delle bionde (2001) – Yuri
Avete presente quando avete voglia di qualcosa di rinfrescante, che riesca a combinare leggerezza e desiderio di riscatto?
No, non parlo di mangiare un ghiacciolo riuscendo a non far cadere l’ultimo pezzo gocciolante.
Parlo di Elle-Virgola-Woods. Una californiana entusiasta che sbarca ad Harvard per insegnarci che il biondo dei capelli non si giudica (anche quando tinto male), che esistono incredibili e infinite nuance di rosa, che la determinazione è un accessorio che non segue la moda, ma la moda ti segue tra i banchi dei processi giuridici. L’icona interpretata da Reese Witherspoon ci ha regalato grandi perle di saggezza in grado di far riflettere sui pregiudizi, mascherando il tutto con ilarità, semplicità e assurdità.
7. Pretty Princess (2001) – Emme
Mia Thermopolis è bruttina, poi toglie gli occhiali, diventa bella e si scopre che in realtà Mia Thermopilis è Anne Hathaway e che oltre ad essere Anne Hathaway è pure la principessa di Genovia.
A questo proposito, ringrazio chi parla di Genovia da circa 4 giorni perché io, altrimenti, di questo film non mi sarei mai ricordata.
8. Crossroads (2002) – Ele
Tre amiche, Britney Spears, Zoe Saldana e Pennsatucky di OITNB, e una wishbox seppellita da bambine e dissotterrata la notte della fine delle superiori.
Tre ragazze ed il viaggio on the road della maturità al grido I’m not a girl not yet a woman.
Amici manzi automuniti, Shonda che sceneggia, Britney al Karaoke.
Devo aggiungere altro?
9. Sognando Beckham (2002) – Bea
Forse all’epoca non ce n’eravamo accorti ma c’era già tutto il girl power di cui ogni ragazzina cresciuta negli anni 2000 aveva bisogno: Jess è una ragazza che vuole giocare uno sport da uomini. Ed è indiana, in Inghilterra. Ma soprattutto c’era una Keira Knightley super giovane e un Jonathan Rhys Meyer che forse anche io avrei preferito a Beckham.
10. Una ragazza e il suo sogno (2003) – Fran
Questo film non può mancare nel processo di crescita di un vero estimatore di commedie alla Bynes. La nostra cara Amanda nei panni di Daphne decide che è il momento di recuperare il rapporto con un padre mai conosciuto e attualmente candidato alla carica di Primo Ministro. La ragazza si ritrova così ad inserirsi in un contesto d’alta società rispetto al quale è completamente estranea, sentendosi un pesce fuor d’acqua come me agli aperitivi senza stuzzichini. Nonostante ciò, a suon di figuracce e sorrisi, fa breccia nel cuore di suo padre e non solo… e non dimentichiamo che tale padre è Colin Firth. Hai detto niente.
11. Mean Girls (2004) – Davide
Se non avete mai visto e amato Mean Girls significa che siete nati un mese fa perché chiunque abbia più di un mese di vita ha visto e amato Mean Girls. Mean Girls è quel film che cambia il tuo modo di affrontare la vita, ti costringe a vestirti di rosa ogni mercoledì, porta la tua mano a livello delle tette delle tue amiche (consenzienti raga se no è molestia) ogni volta che c’è nuvoloso misto a tempesta e ti suggerisce di guardare sempre per terra anche se stai camminando in slow motion, potrebbe pur sempre esserci un cestino aperto. E poi va bé, c’è anche Lindsay Lohan.
12. Una pazza giornata a NY (2004) – Emme
Avevo poco più di 14 anni quando ho guardato i miei familiari negli occhi e ho detto loro: “io so riconoscere le Olsen da dietro, neanche il padre ci riesce“. Credo sia stato uno di quei momenti in cui ho avuto la conferma di essere speciale.
Se poi aggiungiamo che in questo film, oltre alle Olsen, ci sono Smith, Padalecki e i Simple Plan, direi che va recuperato asap.
13. 4 amiche e un paio di jeans 1 e 2 (2005 e 2008) – Emme
Cosa succederebbe se un paio di pantaloni calzasse a pennello a Serena Van der Woodsen, Ugly Betty, Rory Gilmore e ad Amber Tamblyn che ha tanti pregi ma non quello di aver interpretato il personaggio iconico di una serie tv?
Questo è esattamente quel che accade in 4 amiche e un paio di jeans, film di formazione che, non so se lo sapete, è il motivo per cui, durante un viaggio in treno, mi fingo assorta con lo sguardo fuori dal finestrino.
In realtà non sono assorta per davvero, è che me l’ha insegnato Blake Lively.
14. Il diavolo veste Prada (2006) – Davide
Onestamente non ricordo l’ultimo quarto d’ora della mia esistenza passato senza guardare il Diavolo veste Prada: lo guardo anche quando non mi rendo conto di guardarlo e il fatto che io sappia a memoria ogni scena dettaglio dialogo movimento di ciglia di Miranda Priestley dovrebbe farmi ottenere un posto come stiratore di cinture cerulee nella redazione di Runway. Che Runway è Vogue e che Miranda (Meryl Streep grazie di tutto) è Anna Wintour lo sanno anche i muri, ma mi preme molto che sappiate anche che la mia scena preferita del film è quella in cui Anne Hathaway cambia dodici cappotti in zero virgola due secondi e che il mio cappotto preferito è quello verde. Un’ultima domanda: CHI E’ PATRICIA?
15. Step Up (2006) – Yuri
Dopo aver visto questo film, icona della danza e della nostra gioventù scapestrata, abbiamo tutti sentito dentro l’ardente desiderio di saper ballare (e di innamorarci). Poi, abbiamo vissuto la dura realtà dei fatti: nessuno di noi è capace. E tutti avremmo voluto almeno un Channing Tatum pronto a sollevarci in aria con leggiadria e sicurezza.
Io, l’unica sicurezza che potevo infondergli, era quella che gli avrei provocato un’ernia del disco se ci avesse provato. Però Tyler aveva il fascino del ragazzo di strada, il sex-appeal di chi sa muovere il bacino e tutte le altre articolazioni e lo sguardo fermo che ti dice “io ti prendo”. Tutti noi abbiamo sognato di vivere una storia alla Nora e Tyler, dove due mondi distanti si incontrano e si corteggiano tra un grand jeté e un charleston. Tutti noi abbiamo sognato, poi ci siamo svegliati e il nostro port de bras è elegante come quello delle lavandaie, mentre il nostro cuore aspetta ancora di essere sollevato in aria.
16. Il mio ragazzo è un bastardo (2006) – Fran
Il titolo originale, John Tucker must die, era troppo cattivo persino per noi. Così Tucker è diventato “il bastardo” in questione, tipico piacione che tiene un piede in 10 scarpe e riesce a farla sempre franca. Questo almeno finché quattro menti femminili molto diverse tra loro non decidono di mettere in atto una vendetta coi fiocchi. E se una di queste è interpretata da Sophia Bush, scusate, ma non posso che adorare il tutto.
PS: per le amanti di Gossip Girl, questo film ospita anche un giovane e capellone Penn Badgley, un po’ disadattato perché non sia mai…
17. High school musical (2006) – Davide
Se c’è una cosa che so è che senza High School Musical non avrei avuto la forza di superare la terza media: starei ancora tentando inutilmente di non venire bocciato durante la prova Invalsi.
High school musical è quella trilogia che batte a occhi chiusi qualsiasi altra trilogia inventata dall’uomo, principalmente perché se tieni gli occhi chiusi riesci comunque a sentire What time is it, Bop to the top e il resto della mia playlist “best songs ever”. Il problema di affrontare HSM da bendati sarebbe il privarsi della visione di Zac Efron, CBCR per eccellenza, senza meches e con bicipiti ancora della nostra razza, e del pianoforte rosa sul quale Sharpay Evans macchinava piani diabolici ai danni di quella finta santa di Gabriella Montez. Scusate devo andare un attimo a spararmi We’re all in this together.
18. She’s the man (2006) – Fran
She’s the man è la tipica commedia di cui hai bisogno quando i dubbi ti attanagliano e vuoi tornare a pensare di poter far tutto. D’altro canto, se Amanda Bynes può vestirsi da maschio e risultare credibile con i capelli a scodella e i tampax infilati nel naso, anche tu puoi realizzare tutti i tuoi sogni… non è così?
Se poi al mix si aggiunge una giusta dose di Channing Tatum edizione “sportivo timido sexy”, è chiaro che il risultato non può che essere incredibile.
19. Twilight (2008) – Emme
Se non l’avete mai visto, dopo che mi avete detto che avete 24 anni, non posso chiedervi “da quanto tempo hai 24 anni“.
A meno che non vogliate privarmi di quest’incredibile momento goliardico, fatelo per voi.
Fatelo per me.
20. I love shopping (2009) – Bea
Film di fantascienza pura, così assurdo che dovrebbero metterci il bollino rosso per le aspettative irrealistiche. La protagonista è un disastro che cammina e comunque alla fine riesce ad ottenere con un colpo solo fidanzato perfetto e lavoro dei suoi sogni. Morale: la moda è una cosa serissima, in grado di spiegare anche le teorie economiche più complesse. Morale 2: a volte le deviazioni e gli imprevisti ti portano più lontano della strada principale.
21. La verità è che non gli piaci abbastanza (2009) – Bea
La Bibbia. L’Abc. Non c’è ragazza nata negli anni ‘90 che non lo abbia citato almeno una volta alle amiche con aria da fine conoscitrice della psicologia maschile. Dopo mezzo secolo di commedie sentimentali finalmente un film ha il coraggio di dirti che se un uomo non ti chiama semplicemente non gli piaci (ripetiamo insieme, tutte in coro). E quindi, come finisce sto capolavoro di emancipazione? Che la protagonista trova l’amore. Poi ti chiedi dove sbagli.
NDR. Dalla lista è stata volontariamente esclusa Hilary Duff perché per lei Fran ha degli altri piani: Hilary sappi solo che non ci siamo scordati di te.
Grazie ai prodi sempre pronti ad assecondarmi quando faccio loro proposte indecenti e grazie a voi che avete ripercorso con noi questo viaggio ai limiti della meraviglia.
Quali sono sono i vostri film di formazione?
Attendiamo notizie.
Un bacio a testa,
-M