Demi Lovato Bologna

Tell me you love me tour di Demi Lovato a Bologna – receMsione

Vi scrivo con la consapevolezza di chi sa che due concerti in meno di una settimana non li può fare senza aver prima pianificato una serrata preparazione atletica e che ha gioito quando si è resa conto di poter assistere all’intera performance da seduta, senza nemmeno alzarsi nei momenti clou perché, se deve essere sincera sincera, di momenti clou non ce ne sono stati tantissimi.

 

 Go tell your mother

Demi Lovato Bologna
Che si sarebbe trattato di un concerto fuori dal comune l’abbiamo capito subito, sia perché effettivamente eravamo fuori dal comune (grazie Italo che ci porti dappertutto) sia perché ad un certo punto spunta la kiss cam e Demi urla “limonate con chiunque maschi e femmine love is love” e io mi rendo conto che alla mia destra c’è un posto vuoto, alla mia sinistra c’è Eleonora che è mia sorella e sappiamo tutti che l’amore è bello finché non è incestuoso.
Il palco non è nulla di trascendentale, c’è una band, 4 ballerini e 4 ballerine, un letto a scomparsa, delle sedie a scomparsa, una chaise longue a scomparsa e spesso c’era anche Demi a scomparsa nel senso che tra una canzone e l’altra spariva e tornava con pettinatura e vestiti diversi.

 

 Baby, I’m sorry (I’m not sorry)

Demi Lovato Bologna
Io non dico che non ci abbia provato ma Demi parla pochissimo e non si emoziona mai.
Ci credo che non si emoziona, lo fa da quando ha 6 mesi“, e sono d’accordissimo con voi, ma quando canti Warrior e ti rendi conto che tutte le persone nel palazzetto conoscono le parole e le cantano al posto tuo, forse forse vuol dire che fino adesso hai fatto la cosa giusta e che magari un sorriso può anche scapparti.
Non fraintendetemi, Demi sorride e fa il suo, ma non fa niente in più di quello, anzi, taglia due canzoni dalla scaletta (Sober e Instruction e non fa nemmeno Fall in line che ok che non è sua ma l’ha cantata altre volte) probabilmente perché la voce non si è ancora ristabilita del tutto. Poco tempo fa, infatti, la cantante ha dovuto annullare un concerto a Londra a causa di un problema alle corde vocali, e credo che da questo non si sia ancora ripresa.
Suona il piano, la chitarra, i ballerini coinvolgono, le coriste coinvolgono ma il problema è che Demi non era particolarmente coinvolta. Con i brani che ha eseguito negli anni, 6 album e 6 tour mondiali all’attivo, avrebbe potuto fare molto, molto di più e avrebbe anche potuto sfondare il muro delle 22.15, quando ci ha salutati con un bacione dandoci la buonanotte.

 

No te quiero hacer sufrir, es mejor olvidar y dejarlo así (así)

Demi Lovato Bologna
Mi sento sempre in colpa quando scrivo articoli come questo, fondamentalmente perché sono una persona che vede arcobaleni dappertutto e in questo caso conosco la storia di chi canta e so che non è stata facile per nulla.
E’ fuor di dubbio che la fanciulla stia attraversando un periodo tutt’altro che roseo, periodo che sembra ripresentarsi ciclicamente nella sua vita caratterizzata da un sacco di battaglie da cui la Lovato è sempre uscita vincitrice; spero che Demi torni ad essere Demi (e io lo so che può essere più Demi di così perché Tell me you love me eseguita al concerto ne è stata una prova) e che le prossime esibizioni siano un po’ più cuoricione di quelle a cui abbiamo assistito noi.
Grazie mille a Laura che ci ha regalato i biglietti per dei posti pazzeschi: quando scrivo non ho mezze misure ma se non ci fossimo state non avrei mai potuto scrivere e quindi non vedo l’ora di incontrarti per darti un abbraccione.
Se avete domande, dubbi, se vi servissero canzoni per la palestra o se volete scrivermi I REALLY DON’T CARE in capslock, sono a disposizione.
Un bacio a testa,
Marta

2 pensieri su “Tell me you love me tour di Demi Lovato a Bologna – receMsione

  1. Marta perdonami, ma secondo me una cosa è la professionalità di continuare un tour mentre chiaramente non si è nello spirito giusto per farlo e un’altra è mostrarsi felici ed emozionati a riguardo. È giusto, andando a vedere un concerto, aspettarsi che la cantante canti bene e magari esegua tutte le canzoni della scaletta, ma credo che emotivamente si possa capire perchè una ragazza di 25 anni, che si trova per l’ennesima volta a combattere con una dipendenza che credeva aver superato (secondo me non deve essere proprio simpatico ricaderci dopo sei anni) non si senta una “guerriera” al momento e non riesca ad interpretare le proprie canzoni come al solito.

    Detto ciò, è stato un piacere leggere questa receMsione anche se non ci troviamo pienamente d’accordo, perchè mi piace sempre tantissimo come scrivi!

    1. Ciao Ale!
      Perdonami se ti rispondo così tardi, non mi era stato notificato il commento ed io mi sono persa!
      Ora che me lo fai notare forse sono stata un po’ indelicata in merito alla dipendenza e su questo hai ragione. Quello su cui mi sento di “sindacare” però, è che la professionalità è portare avanti uno show completo dall’inizio alla fine, qui lei ha tagliato canzoni, zero contatto con il pubblico e ha cantato per poco più di un’ora, che ok che stai poco bene, ma non è ugualmente corretto nei confronti di chi ha pagato il biglietto (se stai male, o se non pensi di farcela, forse è meglio pensare di posticipare in modo da avere il tempo di curarsi).
      Avrei preferito piuttosto una piccola ammissione del tipo “scusatemi se non sono al top, al momento sono più work in progress del solito”.
      Di Demi si sa che ha una storia complessa e che ne è sempre uscita vincitrice, spero in futuro di avere occasione di rivederla e di avere i brividi che sono certa lei possa darmi!

      Ti ringrazio per i complimenti e per il confronto, sai che quando vuoi ci sono!
      Un bacione 🙂

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