Dopo un sondaggio tesissimo in cui ho sperato tutto il cuore che vincesse il 2013 perché non vedevo l’ora di scrivere di Wrecking Ball, eccoci di nuovo insieme a rivivere il 2007.
Nel 2007, come del resto accade per tutti gli anni di cui vi parlo, non so cosa stessi facendo però posso affermare con certezza che:
–il 22 febbraio 2007 è finito The OC e abbiamo pianto come dei derelitti. Se vi manca, ecco per voi alcune canzoni che ve lo faranno mancare ancora di più
-il 2 giugno Laura Pausini ha cantato a San Siro, è la prima volta per una donna
-29 giugno, viene rilasciato il primo iPhone in America
-il 19 settembre 2007 il mondo ha conosciuto Serena van Der Woodsen (e anche altri personaggi minori ma comunque amabili tra cui ad esempio Blair Waldorf)
Ora che abbiamo delineato un quadro precisissimo del 2007, ecco quali erano i pezzi che io ed Eleonora volevamo ascoltare in macchina ma siccome guidava papà ci faceva ascoltare Battiato.
1. Apologize – Timbaland ft. One Republic
That it’s too late to apologize
It’s too late
(hey he he)
Adoro queste playlist per due motivi:
1. Ho finalmente l’occasione di leggere i testi delle canzoni che da piccola cantavo biascicando (lo faccio anche adesso però a bassa voce)
2. Mi rendo conto di cosa sia accaduto nel frattempo, tipo che gli OneRepublic dopo Apologize hanno cantato la colonna sonora di The fault in our stars, di Collateral Beauty e hanno inciso Native che è un album a cui voglio molto bene.
Ho fatto questa premessa lunga quanto la didascalia perché il video è brutto e non ve ne volevo parlare.
2. No One – Alicia Keys
People keep talking they can say what they like
But all I know is everything’s going to be alright
Quando è uscita No One io prendevo ancora lezioni di pianoforte ed ero praticamente convinta che da grande sarei diventata Alicia Keys e che avrei suonato il piano scomoda sui tacchi, vestita da Flashdance e mentre diluvia.
Non c’è bisogno che vi dica che, alla fine, non sono mai diventata Alicia Keys ma solo perché mi sono rifiutata di cantare sotto la pioggia.
3. Umbrella – Rihanna ft. Jay Z
Now that it’s raining more than ever
Know that we still have each other
Dello stesso avviso era la regina della Barbados, che canta una canzone sugli ombrelli e performa sotto un acquazzone di diamanti, tra effetti speciali di dubbio gusto e vestita da donna delle pulizie in body al grido di “sì sì, io faccio tutto basta che non mi si bagni il carré asimmetrico“.
4. Grace Kelly – Mika
Why don’t you like me?
Why don’t you like me?
Why don’t you walk out the door!
Qui è stata la prima volta che ci siamo rese conto che ci sono canzoni che magari puoi anche provare a cantare e che ce ne sono altre che magari è meglio di no.
Anche qui Mika ha un ombrello, comincio a pensare che il 2007 sia stato un anno molto piovoso perché altrimenti giuro, non me lo spiego.
5. What I’ve done – Linking Park
I’ll face myself to cross out what I’ve become
Di questa non scrivo nulla perché di sicuro se no sbaglio.
6. Gimme more – Britney Spears
Cameras are flashin’ while we’re dirty dancin’
Gimme more è il primo singolo estratto da Blackout ed è il primo brano della Spears a cominciare con l’ormai celebre “IT’S BRITNEY BITCH” che è esattamente come esordirei io di fronte a chi mi fa un colloquio se solo fossi Britney Spears.
La canzone ha avuto un successo pazzesco, parla della costante attenzione dei media nei confronti di Britney mentre il video, devo ammetterlo, è troppo anche per me.
7. Beautiful girls – Sean Kingston
Oh Lord
My baby is driving me crazy
Sean Kingston è stato uno di quei cantanti che ha fatto una canzone sola e poi niente, baci. E’ anche uno di quei cantanti di cui non capivamo nulla se non “beautiful girls” e l’aver scoperto che oltre a questo c’è anche un testo mi fa davvero credere di aver rotto col passato.
8. Girlfriend – Avril Lavigne
And, hell yeah
I’m the motherfuckin’ princess
Questo è ciò che sarebbe se in Sk8r boy il punk e la ballerina si fossero messi insieme e Avril Ramona Lavigne avesse deciso di mettersi in mezzo, cosa che effettivamente è successa. In questo video, inoltre, Avril è talmente avanguardista da lanciarsi di testa in un bagno chimico. Di sua spontanea volontà.
9. Rihanna – Don’t stop the music
Mama say mama say mama couse are
Mama say mama say mama couse are
Mama say mama say mama couse are
Mama say mama say mama couse are
Questi erano gli anni d’oro di Riri quando ancora aveva voglia di performare e non si presentava al Coachella con un passamontagna di Gucci solo perché lei può.
Nel video invitava gli infanti al silenzio, non si copriva mai, cantava davanti allo specchio e si sdraiava su qualunque superficie le permettesse di farlo.
Compito per la prossima settimana: battere le mani al ritmo di Mama say mama say mama couse are.
Anche il 2007 è andato: se avete idee per playlist future, anche non annuali, metterò a disposizione la mia penna per i vostri suggerimenti.
Un bacio a testa,
-M