Harry Styles Milano

Harry Styles live on tour a Milano

Dopo l’uscita di quel capolavoro di album, a mio avviso uno dei migliori del 2017, stavo aspettando impaziente di assistere ad un live di Harry Styles come se fosse una questione di vita o di morte.
Le difficoltà, però, non hanno tardato ad arrivare. I biglietti per il primo live all’Alcatraz sono finiti in 0.2, così come quelli per la data ad Assago, eppure, dopo tanto, troppo mobbing, è successo che santa EleonoraFromTheBlock, come sempre, ha fatto una delle sue magie che solo lei e Harry Potter in tutto il mondo riescono a tirarti fuori. E non sto parlando di sconfiggere Voldemort per salvare il mondo universo o cavolate del genere, sto parlando di uno SkyBox con vista panoramica, cibo, open bar e Marta, TUTTO INCLUSO – in due parole: un sogno!

L’avventura vera è iniziata quando mi è stato comunicato il miracolo. In un giorno ho comprato biglietti andata e ritorno Roma-Milano e il giorno successivo alle 7.00 ero già sul treno con cuoricini a forma di Kiwi al posto degli occhi.

Dopo una giornata coccolato dalla mia famiglia milanese, ci siamo ritrovati, a 20 minuti dall’inizio dello show, al 5º piano del Mediolanum Forum a camminare per un corridoio che circumnavigava la struttura. Il nostro box era il più “affollato” ma assolutamente niente a confronto con quello che ci siamo trovati davanti una volta in balconata: era decisamente uno show sold out e calcolando che eravamo ad un concerto di Harry Styles era più che prevedibile.

Le luci si spengono, il palco ovale è semi nascosto da uno schermo che mostra un video d’apertura con un cubo di Rubik come protagonista, lo schermo si alza e lo show si apre sulle note di Only Angel.

Harry Styles Milano

Durante il live, Hazza, oltre ad aver performato tutte le tracce contenute nell’album, ci ha regalato due inediti, Medicine e Anna, due cover, Just a Little Bit Of Your Heart cantata da Ariana Grande ma scritta da lui e The Chain dei Fleetwood Mac, e tre canzoni MOLTO rivisitate dei One Direction, Stockholm Syndrome, If I Could Fly e What Makes You Beautiful con tanto di sbandierata arcobaleno annessa.

Harry Styles Milano

L’apice, a mio avviso, è stato toccato con la tripletta di fine concerto: con la traccia di chiusura dell’album, From the Dining Table, durante la quale l’intera arena è riuscita a mantenere il silenzio – è stato uno dei momenti più intimi dell’intero show, per un attimo mi sono quasi dimenticato di far parte del pubblico di un palazzetto.
Con Sign of The Times che è stata come una folata di vento, è riuscita a riempire ogni angolo del Mediolanum – mi sono sentito parte di qualcosa di grande.
Con Kiwi che, oltre ad essere la mia preferita, è stata anche la più movimentata delle canzoni in scaletta.

Prima che tutto questo accadesse, non mi sarei mai aspettato uno show così rock ‘n’ roll, dove le chitarre e la batteria la fanno da padrone, non mi sarei mai aspettato un Harry così presente e sfacciato sul palco e così simpatico nei pochi momenti in cui ha interagito col suo pubblico. Eppure ho sempre saputo perché un artista come Hazza riesce ad essere dove è, ad essere credibile in quello che fa, ad avere il seguito che ha. Ieri ne ho avuto la conferma quando a inizio show ha detto:

“Please, feel free to be whoever it is you wanna be tonight, wherever you are in this room tonight.”

Harry Styles Milano

Sono sul treno di ritorno mentre scrivo, ancora affaticato dalla corsa post-concerto per arrivare in macchina prima del delirio, ho ancora una lunga giornata di lavoro davanti a me eppure non riesco a non pensare a quanto mi senta grato per questi due giorni che sono stati veloci e surreali come un sogno, frenetici come una maratona ma bellissimi.

Grazie a Ele e Marta per tutto, grazie Giulia per le foto da prima fila, grazie Milano e grazie Harry!

Per vedere video e storie del concerto potete seguirmi sul mio profilo Instagram interamente dedicato alla musica @thenicspot se invece volete leggere cose un sacco belle… ecco la pagina Fb del nostro sito: Emmefromtheblock.

-Nic

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