Se ci conoscessimo oggi

Perché vedere: Se ci conoscessimo oggi di Netflix

Così come le grandi case di produzione, i film Netflix si dividono in film di serie A e film di serie B. Quelli di serie A sono i lungometraggi in cui si investono un sacco di soldi per la promozione e per la creazione (come è accaduto per Bright con Will Smith) mentre, quelli di serie B invece hanno qualche agevolazione in meno e, come accade in questo caso, si basano sulla popolarità del cast: ho visto il trailer prima di guardare il film e mi è sembrato infinito, nonostante i tre minuti di durata.

 

La trama


Vi è mai capitato di innamorarvi perdutamente di qualcuno ma di perdere l’attimo? A Noah (Adam DeVine), succede esattamente così. Conosce Avery (Alexandra Daddario) ad una festa, tergiversa e lei il giorno dopo incontra il principe azzurro, uomo perfetto e con le sembianze di Robbie Amell.
Così, dopo aver scoperto le proprietà magiche di una cabina per le foto, Noah si ritrova a viaggiare nel tempo in modo da conquistare Avery…

 

Perché vederlo e perché non vederlo


A parer mio è un film che si può benissimo evitare ma ormai l’ho guardato e ho deciso di scriverci su. La struttura narrativa è ripetitiva e il rischio di rimanere invischiati nella reiterazione era molto alto ed è esattamente quel che succede: ci si ritrova a controllare l’orologio più volte chiedendosi com’è possibile che con un’idea simile abbiano creato un film di un’ora e 37 minuti quando, in 55 minuti (durata media di una serie tv da bimbi grandi), il tutto si sarebbe potuto risolvere lasciandoci un bel sorrisone sulle labbra e senza indurci a controllare spasmodicamente il feed di Instagram pur di ingannare il tempo.
Il problema di base è che, se a noi servono circa 3 scene per capire come finirà il film, Noah ha bisogno di molto più tempo e ci tocca guardarlo mentre cerca di rimettere in piedi la sua vita poiché lui, da incivile quale è, non ci ascolta quando, dal divano, gli gridiamo cosa fare.
Il cast, per quanto Carrie (Shelley Hennig), migliore amica di Avery, meriti una menzione d’onore per averci regalato una  performance degna di Teen Wolf, non basta per rianimare un film carino sì, ma senza idee forti pronte a sorreggerlo.

Se doveste vederlo e dovesse sembrarvi la pellicola più bella del mondo, ditemi perché così magari vedo di capirci qualcosa in più anche io.
Un bacio a testa,
-M

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