L’Inghilterra è un Paese femminista. Prima delle suffragette, di Mary Shelley e di Virginia Woolf ci ha dato regine pazzesche che si sono comodamente messe sul trono a governare da sole, con o senza l’ingombrante presenza di un marito. Una di queste è la regina Victoria, che quest’anno ha guadagnato un film (Victoria e Abdul) e una serie tv, che la mia coinquilina ha notato in tv. E’ appena terminata la seconda stagione ed eccomi qua, fresca fresca di bingewatching a commentarla per voi.
No, non ho un problema.
LA TRAMA
Io Vittoria me la ricordavo dai libri di storia come una mastodontica signora vestita di nero, qui me la ritrovo giovanissima e col bel faccino sorridente di Jenna Coleman e per riprendermi mi sono dovuta ricordare che ha regnato per tipo settant’anni. Quindi dicevamo: Victoria ha compiuto diciotto anni e anziché una macchina riceve un Paese da governare come regalo di compleanno. La Corona le sta un po’ grande ma ha un bel caratterino, e con l’aiuto del primo ministro Lord Melbourne presto riesce a dimostrare chi comanda (in questo caso letteralmente). Il tutto succede in mezzo a un sacco di balli, passeggiate in carrozza e duetti al piano con principi tedeschi dal cuore tenero.
PERCHE’ VEDERLO
– Non so se devo aggiungere altro sul principe Albert.
– Perché la prendono sempre in giro per la sua statura e lei non ha ancora tagliato la testa a nessuno: penso di volerle bene.
– Perché siamo a Londra in un secolo pazzesco: nello stesso episodio citano Lord Byron e la bombe surprise (che nemmeno io sapevo che si chiamasse così).
PERCHE’ NON VEDERLO
– Non so voi, ma questa storia della nobiltà inglese mi sta sfuggendo di mano: il pensiero che anche domani mi sveglierò senza una cameriera personale mi uccide.
– Perché Jenna Coleman e Tom Hughes stanno veramente insieme e così tanta perfezione tutta insieme non si può sopportare.
– Perché o siete dei mostri in storia (e in quel caso non ci saranno sorprese) oppure vi verrà la tentazione di googlarvi tutto, spoilerandovi il finale di stagione da soli.
IN CONCLUSIONE
Victoria è un po’ tutte noi: ha un cagnolino che adora, una mamma che la fa impazzire e nessuno che le dà un soldo di fiducia. Ma noi, a differenza sua, difficilmente daremo il nostro nome ad un’epoca intera. Vi lascio come al solito il trailer: se come me siete in astinenza da The Crown e non avete ancora superato la fine di Downton Abbey, è la serie tv che fa per voi.
Aspetto commenti (soprattutto su Melbourne e Albert) qui, su facebook o su twitter: @beamanca
Baci imperiali,
B