Quand’è uscita Le Ragazze del centralino ero a Saragozza e, timidamente, sono iniziati a spuntare cartelloni sulle vetrine dei negozi. Fogli A3 tinta unita su cui campeggiavano parole oggettivamente riconducibili alle suffragette spagnole, a coloro che capiscono di non aver solo dei doveri ma anche dei diritti.
Questa foto qui l’ha scattata Aurora a Valencia, ma la situazione era la stessa nelle maggiori città spagnole perché Las Chicas del cable è la prima produzione spagnola approdata su Netflix.
La trama
Madrid 1928 apre un’azienda di comunicazione spagnola. Si assumono centraliniste e questo per le donne dell’epoca rappresenta un vero e proprio sospiro di sollievo. C’è chi è abituata a sottostare agli ordini del marito, chi a quelli del padre, chi a quelli della nonna e chi, invece, ha perso tutto anni addietro e deve passare i giorni a reinventarsi.
Le ragazze si ritrovano insieme, ognuna con un background diverso ma tutte con problemi simili e, in 8 puntate, ci raccontano com’era la vita di una mujer di 80 anni fa.
Perché vederlo
–Le protagoniste sono le donne, e come ormai avrete capito ho un problema con il girl power e parecchi uomini sulla scena sono lì per loro. Non è scontato, soprattutto perché lì siamo nel 1928 e ancora oggi capita di sentire chi invita la donna a stare dietro ai fornelli, probabilmente perché ancora non sa i disastri che potrei combinare se io stessi dietro i fornelli.
–E’ in spagnolo. Non so se abbiate mai visto una serie tv in spagnolo e, nel caso in cui questo non fosse mai successo, vi invito caldamente a cominciare.
–Piace alle mamme. O meglio, non so se piacerà alla vostra mamma ma di certo è piaciuto alla mia.
-Si toccano così tante tematiche che manca solo Geri Halliwell che ha lasciato le Spice Girls. Omosessualità, affido, tradimenti, padri padroni, ex ingombranti e amori non corrisposti: non so cosa cercate ma di certo lo troverete qui.
Perché non vederlo
–E’ telefonato e mi fa molto ridere dire che una serie tv “è telefonata” soprattutto perché parla di centraliniste.
Se pensi che succeda qualcosa, quasi sicuramente succederà quel qualcosa.
–Si sono impegnati tanto tanto ma a volte si dimenticano le cose, tipo quando qualcuno si fa male e in una scena ha ingessato un braccio e nella scena ha ingessato l’altro e va bene, però su Netflix puoi mandare indietro e se credi di essere disturbata perché VEDI LE BRACCIA INGESSATE puoi essere sicura che avevi ragione.
-La voce fuori campo è accettabile solo se sei Meredith Grey.
In conclusione
In conclusione io dico “sni”, che è una parola che non esiste. Non è una serie da strapparsi le vesti ma ci può stare se si ha un po’ di tempo di libero.
Per quanto riguarda la prima stagione è stato fatto un marketing molto poco curato, le attrici protagoniste non hanno gestito i social in maniera magistrale e lo stesso si può dire delle ospitate nei talk show. Questa serie tv è stato un passo un po’ azzardato e la strada da fare è ancora parecchia, però la seconda stagione riesce a regalare qualche emozione inattesa.
Le prime due sono disponibili su Netflix mentre la terza stagione uscirà nel corso di quest’anno: spero con tutto il mio cuoricino hispanohablante che possa migliorare.
Aspetto vostre.
Un bacio a testa,
-M