Lorde Melodrama

Lorde: Melodrama

Melodrama parla di noi. Di tutti gli stratagemmi e i trucchi che confezioniamo alla perfezione per rendere la nostra vita più interessante agli occhi di chi ci guarda.
Credo sia una nostra prerogativa. Ci sentiamo costantemente osservati e per questo creiamo con la mente un mondo parallelo da presentare agli sguardi dei nostri spettatori, portatori dei nostri segreti più intimi. Viviamo in un sogno vivido, costante, che ci mantiene in vita.
Melodrama, come Pure Heroine (2013), parla della nostra generazione da un punto di vista completamente diverso. L’innocenza è coperta dall’ombra dell’insolenza. Abbiamo imparato a fingere, nella maniera migliore possibile. Abbiamo imparato che crescere non è facile, ma lo abbiamo accettato e lo stiamo facendo giorno dopo giorno – anche se questo non è il gioco che ci piace fare.

Melodrama rappresenta l’impeto, il “voglio tutto e subito”.
Rappresenta la convivenza con la solitudine.
Melodrama rappresenta la sopravvivenza a tutto questo.

 

1) Green Light

L’inizio della festa è l’inizio della recita.
Green Light è il primo atto e racchiude le caratteristiche di una persona con il cuore spezzato: la consapevolezza (we order different drinks at the same bars), la rabbia (you’re such a damn liar), il cambiamento (brand new sounds in my mind), l’attaccamento (I’ll be seein’ you wherever I go) e la guarigione (I’m waiting for it, that green light, I want it).

 

2) Sober

Ma non siamo pronti a fare i conti con la realtà. Abbiamo il cuore spezzato, ma continuiamo a strisciare giorno dopo giorno facendo finta di essere integri.
Le sere passate in compagnia di amici, o sconosciuti sono i momenti migliori per mettere in atto la nostra recita: facciamo finta che non ci interessi, ma è esattamente il contrario. Ecco perché il verso “what will we do when we’re sober?” sembra quasi sussurrato rispetto alla tonalità con la quale viene cantato il resto del ritornello; ci vergogniamo di chiederci: “Cosa farò domani quando sarò di nuovo cosciente? Porterò avanti questa farsa?”

 

3) Homemade Dynamite

Per ora però è meglio continuare a fingere, in fondo è quello che cerchiamo anche nelle battute delle persone che abbiamo di fronte. Solo bugie che viaggiano come dinamite nell’aria e l’ironia con cui nel pre-chorus Lorde dice “I’ll give you my best side, tell you all my best lies, awesome, right?” rappresenta questo. Siamo su un palco per recitare la nostra parte migliore, sperando di trovare un compagno di scena con le nostre stesse caratteristiche (but I think that you might be the same as me, behave abnormally).

 

4) The Louvre

La produzione dreamy di questa traccia ci guida al momento esatto della festa in cui iniziano ad apparire in scena i demoni che chiamiamo sentimenti, forse perché l’alcool ha appena fatto effetto, forse perché la musica che straborda dalle casse è diventata un sottofondo indefinito di rumori, forse perché per un attimo la maschera si è allentata.
Pensi all’ossessione che solitamente caratterizza una relazione, agli sbagli che si commettono come un crimine, all’estremizzazione di determinati aspetti dell’amore. Ma siamo giovani e abbiamo fretta di imparare tutto subito, di fare le nostre esperienze senza riflettere, perché non conosciamo la staticità dell’essere.
Da questo punto inizi ad essere l’attore protagonista del dramma e lascerai le persone sul palco insieme a te ballare al ritmo del tuo cuore.

 

5) Liability

Liability è il monologo portante di tutta l’opera, il momento della cruda onestà che ti colpisce dritto alla bocca dello stomaco.
Quell’”everyone” nell’ultimo verso del ritornello è cantato come una ninnananna e ha lo scopo di calmare l’animo ferito di tutte le persone che pensano di essere “un giocattolo col quale la gente si diverte fino a che i trucchi smettono di funzionare”.

 

6) Hard Feelings/Loveless

I prossimi 6 minuti rappresentano la dicotomia dell’album, lo stesso dualismo che ci caratterizza.
Hard Feelings è il momento di rottura, è la prima parte di una confessione che salirà – come fa solitamente l’alcool – più tardi, durante il corso della serata.
Loveless, invece, è l’innocenza persa, il momento di irrazionalità che ti fa pensare di essere diventato insensibile, perché ci stiamo trasformando in una generazione priva di sentimenti.

 

7) Sober II (Melodrama)

Quando la recita è finita, il sipario sta per chiudersi e l’oscurità sta per uscire di scena, chi sei realmente?
L’unica cosa della quale siamo certi è che abbiamo dato ai nostri spettatori quello per cui avevamo pagato il biglietto.
Parleranno di noi e per ora, questo ci basta.

 

8) Writer in the Dark

Writer in the Dark è la seconda parte della confessione iniziata in Hard Feelings, una conversazione da fare davanti allo specchio, troppo intima per essere sussurrata nelle orecchie di chi ti ha ferito.
Così ne scriverai, scriverai dei ricordi, della persona che ti rendi conto di aver idealizzato ma che comunque ti ha dato qualcosa a cui restare aggrappato. Quella persona non vivrà più fisicamente nelle tue giornate ma avari sempre un posto nella mente dove andarla a cercare, dove farla rivivere.

 

9) Supercut

E la farai rivivere in una sequenza di immagini che racchiudono solamente il bello che c’è stato. Anche se la realtà è ben lontana da quello che la tua mente ha creato, in un’invenzione non può esserci nulla di sbagliato.

 

10) Liability (Reprise)

Poi arriva la rivelazione di tutta la serata. Forse è l’energia che si respira durante la festa o la violenza che percepisci nell’aria, la stessa violenza con cui il tuo corpo si muove al ritmo della musica, ma tutto quello che hai inscenato per piacere alla gente, tutto quello che la tua mente ha creato per fuggire dalla realtà, non sei veramente tu.

 

11) Perfect Places

E ti rendi conto che anche le persone intorno a te stavano portando alla luce il proprio piccolo dramma privato, tutti individualmente alla ricerca di qualcosa. Percorrendo vie di fuga con l’intento di raggiungere dei luoghi perfetti, luoghi dove nessuno arriverà mai.

Così il battito del mio cuore è stato anche il battito del tuo, la tua solitudine è stata anche la mia e la tua rinascita, domani, sarà la mia.

Cosa ne pensi?