Sono passati due giorni da quando sono andato a vedere Baywatch ed è da almeno quattro che non faccio altro che immaginarmi in situazioni di ordinaria amministrazione mentre mi muovo in slow motion. Ora provo a distrarmi incoraggiandovi a prenotare un posto al cinema.
Sappiamo tutti cos’è Baywatch, serie andata in onda dal 1989 al 2001 che racconta le avventure dei bagnini della contea di New York, in ogni episodio della quale gente affoga e viene recuperata dal bagnino bono di turno. Dai, non solo. C’è anche Pamela Anderson che si guadagna un nome.
Il regista Seth Gordon (lo stesso di Come ammazzare il capo e vivere felici) ha mostrato totale dedizione nei confronti della serie facendone una trasposizione cinematografica e io per non essere da meno ho mostrato totale dedizione nei confronti degli addominali di Zac Efron catapultandomi al cinema. Sono rimasto deluso? Inizialmente, dal fatto che non ci fosse la versione in 3D, sì, ma fortunatamente sono uno che dimentica in fretta. Certe cose.
LA TRAMA
La spiaggia di Baywatch è un po’ l’equivalente marittimo di Wisteria Lane di Desperate Housewives: là in 400 metri di cemento armato accadevano sparatorie, incidenti aereo e cataclismi ogni mezz’ora, qua in altrettanti di sabbia sei fortunato se in 5 minuti riesci a non pungerti con ricci stupefacenti, a non cadere da moli altissimi evidentemente molto scivolosi e non transennati e a farti un selfie senza che tartarughe con le gambe e modelle di topless compaiano sullo sfondo minando la tua autostima.
Fortunatamente c’è una squadra di bagnini dalla tua parte, composta da:
- The Rock, wrestler, attore e produttore cinematografico, che si chiama The Rock sia perché sembra fatto della stessa sostanza di cui sono fatte le Alpi sia perché se lo fai incazzare sulle Alpi ti ci ritrovi in due secondi;
- Zac Efron, che addominali fa cose addominali di cui ci interessa addominali poco perché addominali. Ha le meches ma cosa ce ne frega, addominali. Ad un certo punto viene chiamato High School Musical, io rido ma nel frattempo penso addominali. Sembra uscito da un fumetto, forse è un po’ troppo, però ho pensato anche che addominali.
- Alexandra Daddario, il cui nome è già stato sostituito nel mio cervello con La Maledetta perché A. limona con Zac Efron B. ci vuole far credere che lei gli spaghetti li mangia C. limona con Zac Efron;
- Stephanie, le cui trecce da criminale hanno già un posto nel mio cuore;
- Ronnie, la dimostrazione che anche i non fisicati possono fare i bagnini in Baywatch, se lo vogliono, nonché la dimostrazione che Baywatch è un film.
- Dulcis in fundo, CJ. Kelly Rohrbach è una supermodella bionda e di conseguenza ex di Di Caprio che interpreta la degna erede di Pamela Anderson: corsa in slo-mo, sempre bagnata ma non troppo, battute da far imparare nelle scuole. Personaggio preferito? OVVIO.
E’ tutto? Assolutamente no: Priyanka Chopra, aka Alex Parrish di Quantico, scende in campo non nelle vesti di bagnina ma in quelle di ereditiera zozza del quartiere. Il suo obbiettivo? Farci vedere quanto è tonica. Ce la fa? Devo dire di sì.
PERCHE’ VEDERLO
Sul serio non bastava tutto quello che ho già detto?
– È un bel film, lo dico sul serio. Trash, ma un trash consapevole di esserlo, divertente e imbastito bene tranne alcune volgarità che vabbé non portateci i vostri fratelli minori o se lo fate dite che non ve l’hanno consigliato quelli di Emmefromtheblock;
– Molto probabilmente ci sarà un sequel e non siete quel tipo di persone che va a vedere il sequel senza aver visto il prequel;
– La colonna sonora spacca: Dua Lipa, A$ap Rocky e The Chemical Brothers in prima linea;
– Due sorprese di cui non posso parlare perché se come me non vi eravate documentati sul film prima di vederlo vi lasceranno a bocca aperta: chi ha visto SA.
Vi lascio con il trailer e v’aspetto in pagina per parlarne!
-D