Sense 8

Perché vedere: Sense8

Sense8 è una di quelle serie tv che arrivano come una folgorazione. Otto persone, in otto angoli del pianeta, tutti nati l’8 agosto, si trovano improvvisamente connessi fra di loro. Il pretesto narrativo è quasi fantascienza, e per questo non avevo mai intenzione di cominciarla finché, trascinata dall’entusiasmo della mia amica Giulia, me ne sono innamorata. Ma siccome le gioie nella vita di una fangirl non sono destinate a durare, la serie è stata cancellata. Siamo nati per soffrire. Comunque, i sensate di tutto il mondo sono in lutto: perciò facciamoci del male e parliamo di tutti i motivi per cui vedere Sense8.

Otto, come capirete dal titolo, è un numero che torna spesso. Gli otto Sensate condividono sensazioni, ricordi, emozioni, capacità: fai la deejay a Londra e improvvisamente capisci i meccanismi della chimica, sai tirare di boxe e parli swahili. Una figata, se non fosse che qualcuno ti sta dando la caccia per sezionarti il cervello. Di base, la roba sarebbe complicata ma le sorelle Wachowski -che una volta erano i fratelli Wachowski e ora sono le sorelle – hanno cucito così bene personaggi e ambientazioni da rendere il tutto una grande magia.
 Per rendervi le cose semplici ho preparato uno specchietto riassuntivo che potete riciclare pure per prepararvi all’esame di Geografia.

 

I personaggi

  1. Will (Chicago, Usa): Fa il poliziotto duro e puro, beve caffè nero in auto e gioca a biliardo la sera: tutto perchè sia molto chiaro che è quello americano. Diciamo che avere apparizioni, se sei un poliziotto, potrebbe essere un po’ scomodo.
  2. Nomi (San Francisco, USA): nella sua prima scena compare impegnatissima a darsi da fare per celerbrare il Gay pride e capisci che ti darà un sacco di gioie. Nata Micheal, con una madre psicopatica, viene internata ed è un hacker professionista: praticamente è la versione buona di Cece Drake di PLL.

    La Di Laurentis segreta
  3. Capheus (Nairobi, Kenya): Core de casa sua, Capheus si prende cura della mamma malata guidando un pullman e crede di saper combattere solo perché è un patito dei film di Jean Claude Van Damme. Tipo me che penso di rimorchiare alle feste solo perchè ho visto troppo Gossip Girl. Sento di volergli bene.
  4. Riley (Londra, Uk e un po’ Islanda): In ogni serie tv c’è un personaggio senza gioie con cui puoi identificarti. Qui c’è la deejay venuta dal grande freddo che fa un lavoro fighissimo, frequenta solo gente fighissima ma prende su talmente tanta roba che ci mette un po’ a capire che le allucinazioni non derivano dall’ecstasy.
  5. Wolfgang (Germania): Ladro di professione, viene da una famiglia criminale implicata in una faida in stile Il Padrino. Come hobby gira nudo, fa il bagno nudo alle terme e si porta a letto una ragazza diversa ogni sera. Sempre nudo. No, non è un mariuolo italiano, è proprio tedesco.
  6. Sun (Seul, Korea): E’ la mia preferita: donna d’affari in un mondo che teme le donne, specialmente quelle in affari, veste elegante, sistema i casini della sua famiglia e si gode un appartamento di lusso da sola, senza marito e senza figli. Se vi azzardate a provare compassione, lei vi ha già stesi al tappeto: esperta di arti marziali, Sun non fa altro che proteggere gli altri. Vorrei una piccola Sun anche nella mia testa.
  7. Lito (Città del Messico, ovviamente Messico): Di professione attore, bello, ricco, piacione, Lito ha il fidanzato più bello della storia dei fidanzati della serie tv ma siccome vuole continuare a girare il Segreto 7 decide di tenere la sua relazione segreta usando come copertura un’attrice in fissa con il Trono Gay. Amo tutto, soprattutto le meme con Despalito.

    Esatto Lito, anche se la canta Fonsi
  8. Kala (Mumbai, India): Dolcissima Kala, un po’ come Sun lavora (è una chimica farmaceutica) in un modo che vorrebbe solo vederla sposata.  E’ una donna in carriera, ma pur sempre una donna: nonostante abbia il fidanzato perfetto che le promette un matrimonio più bello di quello di Cenerentola, lei sotto sotto spera di essere rapita da un pirata, o un contrabbandiere, o un serial killer. Sei tutte noi.
Birichina…

Chiedo scusa se c’è del politicamente scorretto in ogni bio, la verità è che Sense8 è un vero antidoto a pregiudizi e barriere: in ogni episodio noi veniamo immersi in otto mondi diversi. Ci caliamo nei panni di chi è diverso da noi, che pensiamo non condivida niente con noi e invece ha provato lo stesso dolore, gli stessi sogni, le stesse passioni. E noi che guardiamo, siamo prima il poliziotto poi il ladro in fuga, siamo l’attivista queer e l’omosessuale che si nasconde nel buio, passeggiamo nelle ordinate strade di Seul e sentiamo il caldo di Nairobi.

 

Perché vederlo

  • La colonna sonora: se i Sensate fossero una canzone, sarebbero un grande mash up, di quelli in cui Adele duetta con gli Aereosmith. Mi è uscita così, non chiedete. Comunque, la musica sa assumere forme totalmente diverse ma sempre di 7 note è fatta: e così il genere umano. In questo senso è una metafora potentissima e infatti le scene più belle sono quelle corali. Ma che la musica connetta le persone noi lo sappiamo già, ma qui la connessione è totale.
  • La nuda verità (molto nuda): nonostante tutta la poesia dell’empatia e simili, la serie mostra il mondo per quello che è, cioè un posto sporco, brutto e cattivo. Sono le persone ad accendere la luce nel buio e a offrirti un posto chiamato casa (a meno che non vogliano ucciderti). Morale: c’è il sangue, c’è la violenza, ma c’è anche l’amore. E il sesso. Tanto sesso. Non guardatelo con vostra madre o con il cuginetto di 10 anni, dovrete spiegargli troppe cose poi.
  • Le fighting scenes: ogni sensate combatte con le armi che possiede, quindi non parlo solo di violenza. Ricordatevi che la serie è stata scritta da chi ha inventato Matrix, devo aggiungere altro?

 

 

Perché non vederlo

  • Gli episodi sono molto lunghi, e il ritmo diventa incalzante solo verso la fine. Ne vale troppo la pena, ma qualcuno potrebbe voler rinunciare prima, ma aspettatenalmeno fino all’episodio 4: vi ricrederete.
  • Il pilot – almeno per i primi dieci minuti – è veramente inquietante.  C’è del genio ma anche del nonsense.
  • Il dolore di non avere una terza stagione vi spezzerà l’anima. Ma come dice Marta la mamma ci ha fatto ribellissime.
  • E’ un po’ violenta: se non amate la vista del sangue guardate qualcos’altro.

Se trovate modi per sopravvivere al mancato rinnovo, vi prego, ditemelo. Vi lascio il trailer della serie e aspetto i vostri commenti qui o su Facebook!

Un ringraziamento alla pagina Sense8 Italia

un bacio e alla prossima,
Bea

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