Allied

Perché vedere: Allied – Un’ombra nascosta

fastidio
fa·stì·dio/
sostantivo maschile
Sensazione persistente d’insofferenza o di molestia.
Ho dovuto cercare su google per farvi capire cosa ho sempre provato nei confronti di Marion Cotillard e ho scoperto in prima persona di essere stato molestato da lei. Credo sia grave.
Non so di preciso che cosa mi abbia sempre turbato dell’attrice francese, sarà che s’atteggia come se ce l’avesse d’oro, sarà che ha rotto l’armonia tra Brad e Angelina e se si lasciano Ilary e Totti a questo punto posso anche fare i bagagli e partire verso il Polo Nord, sarà che dalla questione di Materazzi sono rimasto profondamente scosso. Non lo so. Ma, grazie a questo film, ho capito che chiunque, anche chi il tuo cuore dava per spacciato, anche la Cotillard, per intenderci, merita una possibilità di redenzione.

 

La trama

Allied – Un’ombra nascosta. Sì, questo articolo parla di un film, non di Marion Cotillard.
E’ ambientato nella seconda guerra mondiale, indi per cui sorge spontaneo chiedersi perché a fianco di Brad Pitt non abbiano piazzato la sventurata che l’anno scorso a Miss Italia è stata protagonista di un raccapricciante episodio di cui non parleremo perché non siamo bulli. Max Vatan, americano (Brad Pitt), e Marianne Beausejour, francese (Marion Cotillard), sono due spie incontratesi nel 1942 a Casablanca con lo stesso obbiettivo: fingersi alleati tedeschi per poi uccidere un ambasciatore crucco.
Non posso dire altro senza scaraventarvi addosso irreversibili spoiler, se non che la protagonista fino alla fine del film resta l’apparenza: a volte ciò che sembra non è, ma altre ciò che sembra appare così limpido da venir tacciato come illusione. Non ho capito perché non ho ancora pubblicato un libro di aforismi.

 

Perché vederlo

Mi piace guardare questa gif e immaginare me che trascino Marta a leggere la mia recensione mentre dietro di noi divampa un incendio.
Se fossimo su whatsapp vi metterei due emoji del lampeggiante rosso con la scritta maiuscola ALLARME OSCAR.
Le nomination non sono ancora uscite, ma sia il film sia Brad sia Marion potrebbero essere nominati, ed essendomi promesso l’anno scorso – quando per il giorno della cerimonia avevo visto solo The Danish Girl e quello in cui Leo combatte gli orsi – di arrivarci preparato, mi sono subito fiondato a vederlo.
Allied ti prende, è inevitabile, crea in te aspettativa e ti fa maturare previsioni su come andrà a finire. Ad un certo punto ti fa pensare che l’amore non possa nulla contro responsabilità impartite da terzi e due minuti dopo ti ricorda che l’amore percorre un solo binario e i terzi spera di trovarli sulle rotaie. Ragazzi scusate, oggi va così.

 

Perché non vederlo

Brad, non guardarci così.
In realtà non riesco a trovare motivi per non guardarlo. Perché la sera in cui potete vederlo c’è il compleanno della vicina di casa cui volete tanto bene? Perché il proprietario del cinema vi sta antipatico e il computer è a rottamare? Perché non riuscite a superare l’odio cieco verso la Cotillard come ho saggiamente fatto io?
Seriamente. Date una chance.

 

Insegnamenti dal film

Di solito nei “perché vedere” non c’è la sezione “Insegnamenti dal film“, ma questa volta sì, sono ribelle.
Dopo averlo visto scrivetemi che cos’avete imparato voi, questa è la mia lista:
– il Quebec esiste davvero, non è utile solamente per giocare a Risiko
– saper suonare la marsigliese al piano è essenziale un po’ come non uscire dai contorni quando si colora
– le armi sono sempre fissate sotto il tavolo dello champagne.

 

Come sempre vi ricordo di passare per Emmefromtheblock, su Facebook, e vi allego il selfie che Angelina mi ha mandato dopo la visione del film.


-D

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