TBTvSeries: 9 cose che ci mancano di Downton Abbey

Un anno fa, con l’episodio di Natale, finiva anche Downton Abbey, dopo aver vinto una valanga di premi, fatto aumentare il consumo di sherry e lasciato tutti noi con la stringente necessità di avere una cameriera personale. Secondo gli ultimi rumors potrebbe esserci in cantiere un film o uno spin off dedicato alla serie, ma nell’incertezza continuiamo a struggerci con una lista di cose che ci mancano della serie. Preparate i fazzoletti di pizzo (quelli di carta fanno troppo servitù).

D’accordo, Mary, cominciamo.

 

1. Il sarcasmo di Lady Violet

Posto d’onore per la magnifica Maggie Smith, insostituibile nel ruolo della matriarca. Tipo la Regina Elisabetta, l’anziana Contessa Madre tiene le redini della famiglia a suon di sherry e buone maniere e ci regala sempre grandi lezioni di vita, soprattutto quando si tratta di rimettere a posto le maniere un po’ troppo borghesi della cugina Isobel.

 

2. Il cinismo di Lady Mary

Viziata, egocentrica e cocciuta, Mary era assolutamente la mia preferita. Non solo per lo spirito libero, ma anche per la classe con cui ha assistito al fidanzamento del suo Matthew con un’altra (talmente inutile che non mi viene nemmeno il nome) e per la forza con cui si è ripresa dopo un lutto ed è diventata una donna d’affari. Un nuovo taglio di capelli e si esce a conquistare il mondo.

 

3. Edith che maiunagioia

Edith è la dimostrazione che i sogni si avverano: è la più bruttina e mediocre delle sorelle, una sfiga in amore che ti dico fermati ma alla fine non solo diventa una donna in carriera dirigendo una rivista tutta sua, ma fa pure il colpaccio e sposa un marchese. Per cui tenente duro che l’erede è vicino.

 

4. Il cugino Matthew

Sì, avremmo voluto vederlo di più e ci ha spezzato il cuore, ma Dan Stevens, bello, affascinante e generoso, è stato l’ultimo dei principi azzurri. Infatti lo rivedremo al cinema nei panni di un vero principe azzurro, nella Bella e la Bestia insieme a Emma Watson. Fra parentesi, la cugina Rose (Lily James) è stata Cenerentola nel live action e questa è la prova che i Crawley sono veri reali.

 

5. Sybil e Branson

Su Twitter mi avete detto che la vostra coppia preferita è quella di lord e lady Grantham, Robert e Cora, che superano indenni sei stagioni amandosi più di prima. Siccome io amo gli amori tragici e disperati, fra tutte le ship ho scelto Sybil e Branson, perchè praticamente sono un romanzo ottocentesco formato serie tv: lui è un autista con il pallino del socialismo, lei è di sangue nobile ma fa l’infermiera ed è piena di ideali. Siccome sono bellissimi e dolcissimi, ovviamente non finisce bene.

 

6. Lo stile degli anni ‘20

La serie si muove fra il 1912 e il 1926: le gonne si accorciano, le collane si allungano e si va a ballare il charleston nei locali. E’ tutto un turbinio di frange, guanti e perline. Perfino Lady Mary taglia i suoi boccoli per l’iconico caschetto: è l’età del jazz, bellezze.

 

7. I segretucci della servitù

Il piano della servitù era più divertente di quello dei nobili: perché spettegolavano un sacco, perché c’era il perfido e bellissimo Mr Barrow sempre a cospirare, perché gli autisti seducevano le contessine e i conti seducevano le cameriere. E poi perchè la storia d’amore fra Anna e Mr Bates era così dolce che era impossibile non tifare per loro.

 

8. I ricevimenti a casa Crawley

Parliamo di una casa dove o si beve il tè o ci si cambia per cena, con la cameriera che ti pettina e ti abbottona: dare feste ballo è lo sport nazionale, dove Lady Cora è campionessa olimpica. Fra i miei buoni propositi per il nuovo anno c’è sicuramente quello di avere un campanello per chiamare i domestici.

Esattamente così.
Esattamente così.

 

 9. Il bon ton di Mr. Carson

Prima di Downton Abbey dovevo pensare se il coltello va a destra e la forchetta a sinistra o viceversa, adesso potrei imbandire la tavola per l’ambasciatore di Prussia: tutto merito dell’impeccabile maggiordomo, Mr Carson, un burbero dal cuore tenero. A furia di vedere cameriere e valletti correre di qua e di là, mi basta sentire la sigla per aver voglia di lucidare l’argenteria.

giphy

Tutte queste emozioni hanno messo fame anche a me, come dice nonna Violet, perciò servitevi pure un tè e raccontatemi le cose che mancano a voi qui, in un commentino su Fb o su Twitter (@beamanca).

Ringrazio @AlessioShams, @CristinaMinazzo, @AnnaFanelli1984, @Daniotti, @Eluniel, @Syriana94, @MatteoCannito e chiunque mi abbia aiutata a scegliere fra le mille cose che volevo mettere in questo articolo. Soprattutto grazie alla pagina Downton Abbey Italia! <3

 

 

2 pensieri su “TBTvSeries: 9 cose che ci mancano di Downton Abbey

  1. Perfetta analisi dei personaggi, con ironia e simpatia. Aggiungo che quando mi alzo dal divano dopo due puntate…mi sembra di vivere in un mondo che non è il mio. Mi ci vuole un attimo per riprendermi. Vorrei essere là..magari anche nelle cucine.

    1. Ti ringrazio e…sono perfettamente d’accordo con te! Più che di avere la cameriera ho cominciato a pensare che tutto sommato stare a servizio da Il grantham sarebbe stato bello, sembrava una vita piena di grazia, semplicità e bellezza.

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