Chi di voi è #AbelAddicted come me sa benissimo che questa settimana è composta da un solo giorno: venerdì 25.
Sì, ragazzi, l’attesa è quasi finita e, anche se non potrò gustarmelo in vinile fino all’inizio del prossimo anno, Starboy sbarcherà in tutti i negozi di dischi tra pochi giorni.
Per ammazzare l’attesa, però, il ragazzo non è rimasto con le mani in mano, ma ci ha donato grandissime emozioni. Dal primo singolo, che dà il nome all’intero progetto, col duo francese Daft Punk:
Video enigmatico attraverso il quale Abel uccide, nel senso letterale del termine, il vecchio se stesso per fare spazio al nuovo se. Il cambiamento è visibile anche attraverso il look dell’artista che ha deciso di lasciare nel passato anche il suo trademark: i dread. In un’intervista poi ha spiegato di aver preso questa decisione per una ragione pratica: poteva dormire solamente su un lato e impiegava due ore per la pulizia dei capelli.
Passando per il secondo singolo, False Alarm:
Uno dei video dell’anno, secondo il sottoscritto. L’effetto POV è disarmante perché sai di essere la parte portante dell’intero video ma non riesci a capire chi sei fino alla fine. Il plot-twist finale ti fa capire il vero “false alarm”.
E altre due canzoni promozionali, Party Monster con quell’angelo di Lana Del Rey e I Feel It Coming sempre in collaborazione coi Daft Punk, che potete ascoltare solamente con il preorder dell’album.
In ogni caso, anche io per ammazzare l’attesa non voglio rimanere con le mani in mano, quindi, ho deciso di parlarvi di tutte le curiosità che non sapete su quel capolavoro datato 2015 di Beauty Behind the Madness.
– Il pre-chorus di Real Life, prima traccia dell’album, contiene dei riferimenti al bridge di Billie Jean di Michael Jackson:
Real Life:
Mama called me destructive,
Said it’d ruin me one day,
Cause every woman that loved me,
I seemed to push them away.
Billie Jean:
People always told me be careful of what you do.
And don’t go around breaking young girls’ hearts,
And mother always told me be careful of who you love,
And be careful of what you do cause the lie becomes the truth.
– Losers, in collaborazione col cantante britannico Labirinth, parla dell’infanzia di Abel: a 17 anni, insieme all’amico Lamar Taylor, ha abbandonato gli studi per dedicarsi completamente alla musica.
– Tell Your Friends è prodotta da Kanye West. La canzone sarebbe dovuta apparire nell’album mai pubblicato di Yeezy del 2014, So Help Me God. Il beat, invece, è stato utilizzato anche in When I See It, traccia incompleta caricata da Kanye stesso su SoundCloud.
– L’intro e l’outro di Often contengono un sample di Ben Sana Vurgunum, canzone del 1978 dell’artista turca Nükhet Duru che canta una poesia scritta dal poeta turco Sabahattin Ali. Il verso ripetuto in turco recita così:
Each day goes on for years,
I’m tired of being alone.
– The Hills, chiamata originariamente Mood Music, è rimasta alla prima posizione della Billboard Hot 100 per sei settimane, diventando la più longeva della sua carriera.
– L’outro di The Hills è cantato in amarico, lingua ufficiale dell’Etiopia. Abel è di origine etiope e l’amarico è stata la sua prima lingua. Alla domanda di un fan, ha detto:
Parlo fluentemente l’amarico. È stata la prima lingua che ho imparato. Mia madre e mio padre lavoravano 7 giorni su 7 e sono cresciuto con mia nonna fino ai 5 anni. Niente inglese.
Il verso in questione recita così:
I love you very much,
My beautiful, I love you.
My love.
– Acquainted originariamente avrebbe dovuto intitolarsi Girls Born in the 90’s ma, dopo un leak selvaggio, è stata registrata nuovamente e rintitolata.
– I Can’t Feel My Face è la prima collaborazione tra The Weeknd e il produttore svedese Max Martin.
Anche questo singolo ha raggiunto la prima posizione della Billboard Hot 100.
– Earned It, canzone prodotta per Fifty Shades of Grey, ha vinto un Grammy come Best R&B Performance.
– In The Night è la seconda canzone dell’album prodotta da Max Martin. La canzone parla di una sopravvissuta agli abusi sessuali ed è stata ispirata dalla vita di Marilyn Monroe che ha spesso parlato pubblicamente degli abusi sessuali subiti quando era piccola.
In un’intervista a GQ, The Weeknd ha detto:
Lo studio di Max [Martin] era la vecchia casa di Marilyn Monroe e, in quella che un tempo era la sua camera da letto, ho sviluppato il concetto per una canzone intitolata “In The Night”.
– Dark Times è in collaborazione con Ed Sheeran e parla di dipendenze causate dalla depressione.
Sempre nell’intervista con GQ, Abel ha parlato di quanto questa collaborazione sia stata inaspettata:
Ho scritto una canzone con Ed Sheeran che è nata in maniera spontanea. Lui stava presentando i Munch Music Awards a Toronto e così l’ho invitato nel mio appartamento per festeggiare. La festa è andata avanti fino alle 5 della mattina e non abbiamo scritto nulla fino al giorno dopo.
– Prisoner è l’anticipatissimo duetto con Lana Del Rey, l’unica donna presente nell’album. La canzone parla del rapporto con il successo e dell’amore per Hollywood.
Abel ha dichiarato:
Io e Lana siamo stati amici per lunghissimo tempo. Musicalmente abbiamo preso ispirazione l’uno dall’altra. Ho sempre pensato che ci parlassimo indirettamente attraverso la nostra musica. Lei è la donna di cui parlo nelle mie canzoni e io sono il ragazzo di cui lei parla nelle sue. Di sicuro è stata la prima persona con la quale ho voluto collaborare in questo album.
– Beauty Behind the Madness sarà anche presente nel libro dei Guinness World Record come “Most Streamed Ambum on Spotify in one year”.
Vi lascio con il nuovo mini-film, M A N I A, diretto dallo stesso regista di Starboy, Grant Singer:
E vi aspetto il 25 Novembre così:
Nic.
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