Anche se ci sembrano trecentoventi, sono passati solo cinque anni da quando Ron ed Hermione si sono scambiati il primo limone Lord Voldemort è stato sconfitto da Harry nelle multisale di tutto il mondo nella seconda parte di “Harry Potter e i Doni della Morte“, ultima delle otto trasposizioni su film dei romanzi di JK.Rowling.
Quando ormai ogni speranza sembrava essersene andata per sempre, è arrivato il plot twist migliore tra quelli auspicabili da un Potterhead: Warner Bros, collaborazione con la Rowling, gioie su gioie.
Attenzione: il film Animali Fantastici e Dove Trovarli, nelle sale in Italia dal 17 novembre, non è la copia il più fedele possibile di un romanzo di JK, ma il protagonista è lo scrittore di un testo scolastico, “Gli animali fantastici: dove trovarli“, e questo sì, è frutto delle mani fatate della Rowling. Ciò che accade a Newt è dato dalla collaborazione di JK con la Warner Bros.
LA TRAMA
Nonostante il film sia costellato da maghi con tagli zarri, corre l’anno 1920 nonostante noi non abbiamo un Giratempo e, choc!, non siamo a Londra, non siamo ad Hogwarts, ma siamo a New York. Newt Scamander è uno scrittore intento a regalare al mondo una guida nell’incantevole mondo degli Animali Magici, dei quali è piena la sua valigia; è proprio dall’insurrezione di uno Snaso, creatura simile ad una papera e avida di gioielli che è appena entrata nella mia wish-list per Natale, che si dipana la trama del film, nella quale non mi posso addentrare senza rischiare di essere appeso per gli alluci all’immagine copertina del Emmefromtheblock.
Quello che posso dire è che si riesce a dividere i 133 minuti di pellicola in due parti: la prima, forse più leggera e divertente, dedicata al recupero degli Animali Fantastici scappati dalla valigia di Newt, la seconda, come per ogni film della saga di Harry Potter, incentrata sulla lotta contro il Male. L’era di Voldemort non è ancora arrivata, ma quella di Grindelwald (mago oscuro che sappiamo già da HP che verrà sconfitto da Silente) sì: fan di Johnny Depp, la partecipazione dal secondo film del vostro beniamino è stata annunciata qualche settimana fa.
A CHI LO CONSIGLIO
– I Potterhead.
I richiami alla colonna sonora di Harry Potter (le note durante l’apertura con il titolo) sono solo l’aperitivo, l’assaggio, il “sei nel posto giusto” sussurrato dalla Rowling in persona, che fa sentire un Potterhead a casa sebbene ci sia un Oceano in mezzo.
La magia è usata come unico mezzo di trasporto per lo spettatore, incantesimi cardine dei film di HP vengono gridati ad intervalli brevissimi tra loro (il primo di tutti è Alohomora, brividoni) e grazie a questi non mancano nemmeno i colpi di scena: dico solo “Revelio”.
– I non-Potterhead.
State bene? Fronteggiamo la realtà: chi non ha mai guardato né letto Harry Potter esiste. Bè, sono qui per dire a questi disgraziati che non è un problema (LO E’): Animali Fantastici è ambientato con largo anticipo rispetto alle vicende raccontate dalla saga e ci sono tutti gli elementi necessari per conoscere il mondo della Magia a prescindere da questo.
– I fan di Eddie Redmayne.
Posto che il cast è eccezionale e che Dan Fogler (Babbano conosciuto per caso da Newt a inizio film) e Alison Sudol (eccentrica legilimens nonché sorella della co-protagonista femminile) splendono su tutti, Eddie Redmayne resta, almeno per me, una grande e sempreverde certezza.
A CHI NON LO CONSIGLIO
Tenendo conto che chiunque abbia una repulsione per il genere fantascientifico non avrà nemmeno aperto questo articolo, è inutile che io scriva raccomandazioni in merito.
E’ bene che si tenga invece a mente un presupposto, banale ma non troppo: Animali Fantastici non è Harry Potter. Hogwarts viene solo nominata, i Babbani si chiamano NoMag e i Maghi vivono la loro Magia in maniera totalmente autonoma dalla gente comune, tentando di nascondere i propri poteri per ragioni di sicurezza. E tutto questo non è un male, perché stiamo parlando di uno spin-off di Harry Potter, stesso mondo, diversi personaggi ed ambientazioni, ma comprare il biglietto consapevoli risparmia un “ma io volevo sentire la voce di Hermione!” a posteriori.
Comunque sia, lo dico a tutti: andate a vederlo.
Non è Harry Potter, certo, ma nulla sarà mai come Harry Potter, e Animali Fantastici e Dove trovarli è quanto di più vicino alla saga che ha cresciuto una gran fetta di noi che potremo mai ottenere.
Se poi gli Elfi Domestici fanno la lap dance e ragazze dal cognome Lestrange vengono inserite nei dialoghi come conoscenti dei personaggi, bé, adesso dovreste tutti essere a picchiare contro le porte del cinema pregando di aprirlo solo per voi.
Sperando di avervi invogliato o perlomeno chiarito le idee, vi saluto con il mio Animale Fantastico preferito: il Demiguise.
-D
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