Perché vedere GOT

Perché vedere: Game of Thrones

“Io volevo chiederti una cosa, senza impegno e ovviamente con i tempi che vuoi.”

Ancora non sapevo cosa stesse per chiedermi Marta, ma già avevo il polpastrello sullo shuffle di Spotify. Le pareti già tremavano, scosse dalla playlist “Baldracca Prepotente”. Cercatela, giuro che l’ho creata.
Armato dei giusti assetti ho subito intrapreso la ricerca delle ragioni più valide per cui guardare questo gioiellino targato HBO e partorito dalla florida, macabra e ingegnosa mente di George R.R. Martin.
Inizialmente ho pensato al cast. Stiamo parlando di Emilia Clarke, Lana Haedey, Peter Dinklage, Kit Harington. I quali non si tirano indietro dal mostrarci lati A, lati B e ipotenuse.

Simili discorsi son forse beceri e ben poco lusinghieri per una seria tv di tale calibro. Il cast non è solo bello e prestante, è pure molto dotato. Nelle arti recitative, si intende. Tutti i personaggi li odi. Li ami. Li vuoi morti. Li vuoi risorti. Li vuoi a casa. Li vuoi in giardino senza maglietta mentre canti “Call me maybe”. Anche perché se inizi a cantare “The Rains of Castamere” è tragedia assicurata. Ma questo la capirete guardando le puntate…
GoT è una serie tv davvero ricca. Trama ideata con un lungo termine ben chiaro e scene orchestrate con bravura divina. È ambientata in una terra piena di magia, crudeltà, VINOH ed eventi spettacolari. Westeros è il luogo in cui il medioevo che conosciamo noi, si mescola a dettagli favolistici e alla truculenza di un mondo adulto e disincantato che spera ancora in qualcosa di eroico.

1. Il cast

Come preannunciato prima, abbiamo bellezza e bravura. Gli attori sono capaci di dipingere emozioni realistiche, di coinvolgerci nel loro mondo e di condividere con noi squarci delle loro anime. Piangi, sei felice, speri e preghi con loro. Impossibile rimanere indifferenti alle loro gioie (poche) e tragedie (troppe). Anche davanti al nemico per eccellenza o alla bitch di turno non sei capace di provare solo odio o disprezzo, perché quello che ti mostrano è troppo e mai univoco. C’è molta umanità in tante sfaccettature diverse.

 

2. Il sangue

Se cercate scene cruente, crudeltà e infimi esempi di umanità, schiacciate play e lasciatevi estasiare dal nero delle anime e dal rosso scarlatto del sangue. Qui l’unico mediatore dei giochi è la Morte.

 

3. Gli intrighi e i tradimenti


La sigla di Xena ancora riecheggia al sentire queste due parole. Tuttavia, se nell’antica Grecia si affrontavano nemici con un sorriso e una botta di sarcasmo, a Westeros le cose son ben diverse. Non esiste battuta scherzosa che non sia accompagnata da fiele corrosivo. Non esiste sorriso che non sia affilato con una lama tagliante. Diffida dalle amicizie e dalla bontà d’animo, di verità e di bontà scarseggiano anche i saggi e il cibo. Ciononostante esistono ancora brave persone e anime umili. E quando le incontri è straordinario il modo in cui ti riscaldano il cuore.

 

4. I draghi

Devo aggiungere altro? Forse degli unicorni?

Ok, forse no.

 

5. Le donne


Mi perdoneranno tutti gli interpreti uomini che fanno parte del cast. Ma le donne tengono le redini di questa serie tv, raccontando storie incredibili e di una potenza inaudita. Il loro modo di risollevarsi dalle disavventure le rende eroine senza tempo.

 

6. Le #MaiNaGioia

Per la serie “c’è sempre chi sta peggio”, qui è sempre così. Ti giri a Ovest e ti viene da piangere. Ti giri a Est e vuoi morderti le mani. Ti guardi a Sud e vorresti prenderli a randellate. Ti guardi a Nord e ti chiedi cos’hanno fatto di male in vita questi poveracci.
Il #MaiNaGioia è il leitmotiv più prorompente e prepotente di tutti.

 

La consiglio a…

  • Ai cuor di leone che non piangono mai e possono sopportare la morte anche dei personaggi principali.
  • Ai deboli di cuore, perché di materiale per cui finire scatole di Kleenex ce n’è fino al 2039.
  • Ai machiavellici, perché le trame sono complicatissime, parallele e si intrecciano in modi pazzeschi e inaspettati.
  • A chi vuole innamorarsi. Tempo una puntata e seguirete almeno 20 attori sui social. Emilia è la mia prefe.
  • A chi ama leggere. I libri sono coinvolgenti e scritti con maestria. Fate conto che i libri non sono ancora finiti e alla serie tv mancano due stagioni. I due i muovono su strade parallele e confrontarle a livello narrativo è molto stimolante.

Lo sconsiglio a…

  • A quelli che se il timing segna più di 40 minuti roteano gli occhi, disperati.
  • A chi vuole i finali da favola e i nemici sconfitti. È una lunga battaglia che si conclude spesso a favore degli spregevoli egemoni di Westeros. Ma se avete fiducia…
  • A chi si affeziona troppo ai personaggi:

Del doman non v’è certezza

e George Martin ve li ammazza”.

Ci sarebbero altre mille cose di cui parlare. Incesti, invasioni, inverni, vendette, lotte intestine, odio, voltagabbana, redenti e amori… e se vi raccontassi tutto cosa vi rimarrebbe da scoprire?
Il bello di questa serie tv è l’inaspettato viaggio che i numerosi personaggi vi chiederanno di affrontare con loro. Non vi resta che raggiungerli a Westeros. Io vi aspetto qui. Voglio sapere i vostri buoni motivi e le vostre impressioni.

_ YuriTan

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