NO!
Se avete aperto questo articolo con la speranza di trovare notizie di gossip, siete nel posto più sbagliato.
In questo articolo NON parleremo di tradimenti o simili, NON parleremo di Jay-Z, NON parleremo, purtroppo, delle mazzate che si è preso in ascensore quel fatidico 5 Maggio dopo il Met Gala del 2014 (grazie Dio per averci regalato Solange Knowles) e NON parleremo di Becky (anche se mi hanno detto che ha dei capelli bellissimi).
Non faremo tutto questo perché con un progetto come LEMONADE tra le mani – a mio avviso uno tra i migliori del 2016 – non sarebbe riduttivo, di più.
Certo, devo ammettere che, una volta lette le lyrics, mi sono posto delle domande.
Veramente molte.
Ma tante tante.
Vedendo il mini-film, però, ho immediatamente capito che questo progetto è qualcosa di diverso, di molto più grande delle teorie che vagano in giro per il web. Qualcosa per il quale vale la pena godersi il viaggio e non chiedersi perché.
Se siete capitati qui, do per scontato che sappiate almeno le informazioni base. Quindi mi prendo la libertà di saltare le presentazioni e andare subito al dunque…
Queste sono le 20 cose che non sai su LEMONADE di Beyoncé.
Mettetevi comodi e rilassatevi, c’è abbastanza limonata per tutti!
1. Anche se Beyoncé è nata e cresciuta in Texas, l’intero Visual Album è ambientato in Louisiana, più specificatamente a New Orleans, in onore dei nonni materni.
2. Il Visual Album è suddiviso in 11 capitoli. Ogni capitolo corrisponde a una delle 11 fasi dell’elaborazione del dolore che sono, rispettivamente: Intuizione, Negazione, Rabbia, Apatia, Senso di vuoto, Responsabilità, Correzione, Perdono, Resurrezione, Speranza e Redenzione.
3. La voce di Beyoncé, che ci guida tra una canzone e l’altra, recita i versi di alcune delle poesie scritte dall’artista somalo-britannica Warsan Shire. Alcuni di questi versi erano già conosciuti prima della produzione di LEMONADE, altri sono stati scritti appositamente.
4. Il video di Pray You Catch Me è ambientato tra le rovine di Fort Macomb, ovviamente in Louisiana.
Ora mi rivolgo a tutti i fan della serie HBO, True Detective, la riconoscete?
E’ la Carcosa del Re in Giallo.
5. Hold Up è la canzone con il maggior numero di scrittori. Stiamo parlando di 15 persone.
6. Per tutti gli amanti di Formation (il primo singolo estratto da LEMONADE), ho la risposta a una delle vostre mille domande!
I got Hot Sauce in my bag. SWAG!
Nel video di Hold Up scopriamo che Hot Sauce non è altro che una mazza da baseball.
7. Qualcuno ha detto Beyoncé passione trasformista?
Il tutto senza neanche l’utilizzo delle mani.
Magica!
8. Il visual di Hold Up prende ispirazione dal video musicale Ever Is Over All (1997) dell’artista svizzera Pipilotti Rist.
Sì, neanche io so chi sia. Queen B, invece, sa e io mi fido di lei.
9. Per la produzione di Don’t Hurt Yourself, la canzone rock dell’album, Beyoncé campiona il brano del 1971 dei Led Zeppelin, When the Levee Breaks.
10. Nel video di Sorry è presente un cameo della tennista Serena Williams.
11. Durante il video di Sorry, Queen B è raffigurata con un gruppo di ragazze in un party bus. I corpi e le facce delle ragazze sono ornati da disegni Ori, tipici dei rituali Yoruba.
Per la realizzazione dei disegni è stata coinvolta l’artista nigeriana Laolu Sednbanjo che ha descritto l’arte Ori come “un’intima esperienza spirituale che connette la mente, il corpo e l’anima dell’artista a quelli della sua musa.”
12. In una delle ultime scene del video di Sorry, Beyoncé è seduta con le braccia dietro la schiena e i capelli intrecciati a formare una corona.
Questo è un riferimento alla regina egizia Nefertiti, conosciuta per la sua bellezza e la sua forza. Nell’unico busto pervenutoci, infatti, la regina è raffigurata senza braccia e con una corona sulla testa.
13. L’intro del video di Love Drought è stato girato all’interno del Super Dome, a New Orleans.
Lo stadio è lo stesso nel quale Beyoncé si è esibita durante il Super Bowl Halftime Show nel 2013.
14. Nel video di Sandcastles tutti gli oggetti presenti hanno un significato specifico:
– La ciotola rotta.
Lo spettatore è introdotto all’arte giapponese del Kintsugi (letteralmente “riparare con l’oro”) che consiste nell’utilizzo dell’oro per la riparazione di oggetti in ceramica. La pratica nasce dall’idea che dall’imperfezione e da una ferita possa nascere una forma ancora maggiore di perfezione estetica e interiore.
– L’orologio, i fiori appassiti e le foto sbiadite.
Questi oggetti sottolineano il passare del tempo e come quest’ultimo possa distruggere la bellezza delle cose.
15. Forward è la canzone più corta dell’album (1.19) ma l’unica che figura nella sua interezza nel mini-film. Segna, infatti, il punto di svolta nell’album.
16. La parola Forward (letteralmente “davanti”) è ripetuta nella canzone come un mantra.
17. Nel visual di Forward compaiono le madri di Trayvon Martin, Michael Brown e Eric Garner, tre dei molti ragazzi afroamericani uccisi negli ultimi anni dalla polizia americana.
18. Freedom è in collaborazione con Kendrick Lamar. La strofa del rapper, però, non è presente nel visual.
19. Freedom è il video con il numero più alto di cameo: Zendaya, Amandla Stenberg (l’attirce che interpreta Rue in Hunger Games), Winnie Harlow (la prima modella con la vitilligine), Chloe x Halle (duo musicale sotto contratto alla Parkwood – la casa discografica di Beyoncé) e, ovviamente, Blue Ivy.
20. Alla fine del video di Freedom scopriamo anche da dove ha avuto origine il titolo dell’album.
Queen B ha preso ispirazione dal discorso fatto lo scorso anno dalla nonna di Jay-Z, Hattie White, durante il suo novantesimo compleanno.
I’ve had my ups and downs, but I always find the inner strength to pull myself up. I was served lemons, but I made lemonade.
Nel Visual, però, fa anche riferimento alla nonna materna, Agnéz Dereon, che ha passato la ricetta della sua limonata di generazione in generazione.
Take one pint of water, add a half pound of sugar, the juice of eight lemons, the zest of half lemon. Pour the water from one jug, then into the other, several times. Strain through a clean napkin.
Grandmother, the alchemist. You spun gold out of this hard life.
Quindi? Cosa ci fate ancora qui?!
Correte a rivedere LEMONADE.
ORA!
Se, invece, siete curiosi di sapere la mia personalissima opinione, vi lascio a questa rubrica nella rubrica.
Hitting the right spot:
Best collaboration: Diplo (All Night).
Best lyrics: “Go back to your sleep in your favorite spot just next to me.” (Forward)
Best production: Freedom.
Best alternative: Daddy Lessons.
Best visual: Love Drought.
Per oggi è tutto: grazie a BeyoncéTheQueen, Beyoncé The Queen, A wonderful and gritty woman called Beyoncé, Beyoncé, we are Here, Citazioni improbabili di Beyoncé
e The Best Of Puttan Pop per averci condivisi.
Se volete potete seguirci su Facebook, ci trovate qui: Emmefromtheblock.
Nic.
A proposito di canzoni, ultimamente ascolto spesso questa:
Che ne pensi?
Decisamente non il mio genere, però devo dire che True Detective me l’ha fatta amare.
Se non avessi visto la prima stagione, molto probabilmente non ne sarei venuto neanche a conoscenza!
E a proposito di serie tv “gialle”, ti consiglio caldamente questa: https://wwayne.wordpress.com/2014/04/27/nuove-frontiere/. L’ho trovata perfino migliore di True Detective.
Nel mio blog puoi trovare tante altre canzoni, di tutti i generi: infatti quando replico ai miei commentatori spesso chiudo la risposta con il video di un brano relativo al concetto che ho appena espresso. Nei commenti a questo post, ad esempio, ne ho caricati una decina: https://wwayne.wordpress.com/2015/06/28/una-spalla-su-cui-ridere/. Grazie per la risposta! 🙂
Molto interessante, gli darò sicuramente un’occhiata! 🙂
Per quanto riguarda noi, invece, puoi trovare:
– Emme e Davide a parlare di film e serie tv qui -> https://emmefromtheblock.it/category/perche-vedere/
– Me a parlare di musica qui -> https://emmefromtheblock.it/category/perche-ascoltare/
Se vuoi lasciare un like, puoi trovarci anche su Facebook qui -> https://www.facebook.com/emmefromtheblock/
E su Instagram qui -> https://www.instagram.com/moviesfromtheblock/
Grazie mille a te per il commento!
Spread the word. 😉