Alice through the looking glass

Perché vedere: Alice through the looking glass

Alice through the looking glass: film del 2016 tratto da un libro di Lewis Carroll che vede come protagonista la piccola Alice Liddell, una delle tre figlie di Henry George Liddell, decano del collegio di Christ Church.
Il lungometraggio è prodotto da Tim Burton e diretto da James Bobin. Sullo schermo troviamo lo stesso cast del film precedente,  Johnny Depp nei panni del Cappellaio, Mia Wasikowska che presta il volto ad Alice, Anne Hathaway e Helena Bonham Carter interpretano rispettivamente la regina bianca e la regina di cuori.
A loro si aggiunge Sacha Baron Cohen.

 

La trama

(Non ho visto i primi minuti perché sono arrivata terribilmente tardi al cinema e WainomiTravelblog mi ha detto di correre ma io non corro. Raccontatemi cosa accade vi voglio bene grazie)
Helen Kingsleigh, la mamma di Alice, pensa di vendere la Wonder, nave cara al marito ormai defunto e attuale imbarcazione di sua figlia. Intanto a Wonderland il Cappellaio Matto sembra aver perso la propria moltezza poiché è convinto che i suoi genitori da sempre creduti morti siano vivi e vegeti da qualche parte.
Alice, ancora una volta, dovrà imbracciare pozioni e caramelline per combattere una guerra ben più grande di lei, quella contro il Tempo

 

6 cose impossibili da sapere prima di guardarlo

  • Anne Hathaway, Helena Bonham Carter e Sacha Baron Cohen hanno già condiviso il set. Tutti e tre infatti hanno preso parte alla realizzazione de “Les Misérables“.
  • Essere “matto come un cappellaio” al tempo in cui scriveva Carroll era un modo di dire estremamente diffuso. I cappellai infatti, per dar vita a cilindri e berretti in feltro, solevano maneggiare composti tossici quali mercurio e arsenico. Questi a lungo andare causavano loro forti sbalzi d’umore e la dilatazione delle pupille;
  • La traduzione italiana di “Wonderland” in “Paese delle Meraviglie” è un pizzico forzata. “Wonder” in inglese significa sì “meraviglia” ma, se volessimo classificarlo come verbo, otterremmo “to wonder” ovvero “chiedersi, domandarsi” [Alessandro Serpieri nella prefazione de “Le Avventure di Alice nel paese delle meraviglie” edita da Marsilio Editore nel 2002]. Wonderland è dove Alice si perde e non può fare a meno di interrogarsi a riguardo;
  • Il Tempo è meno tiranno di quanto possiamo pensare;
  • Tim Burton (produttore del film) e Helena Bonham Carter (Regina di cuori) sono stati insieme per 13 anni e si sono separati nel 2014. Questo è il loro primo film dopo la rottura;
  • Lo scomparso e mai dimenticato Alan Rickman ha dato voce al Brucaliffo, il lungometraggio è dedicato a lui.

Quote preferita

Perché vederlo

Alice through the looking glass è estremamente veloce e nella maggior parte dei casi non si capisce quando Alice ha avuto il tempo di cambiarsi d’abito e perché in alcune scene il Cappellaio ha il diastema tra gli incisivi e in altre no ma a me è sembrato proprio valesse la pena vederlo. Non è ciò che definirei un film per bambini, parecchi dialoghi contengono velate sottigliezze linguistiche che i più piccoli faticheranno a cogliere però, se dovessimo valutare il percorso complessivo, mi è sembrata la fine ideale per un percorso iniziato 6 anni fa.
Tutto torna al proprio posto, a volte calcando un po’ troppo la mano, e lo spettatore si ritrova con gli occhi lucidi tra le parole e le note di Just like fire cantata da P!NK. Anche se non più sul grande schermo, ci saranno sempre un armadio, un binario o uno specchio pronti ad accoglierci quando la nostra moltezza comincerà a sbiadire.

 

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